Natale è alle porte, e se c’è una cosa che proprio adoro regalare sono i libri. Eccovene dunque una molto disomogenea carrellata, ce ne sono di classici e contemporanei, ci sono veri libri di viaggio ma anche un giallo ambientato in Svezia ed un manuale su come mollare tutto e cambiare vita. Insomma ce n’è abbastanza di che fare felice qualsiasi viaggiatore curioso, che sia un viaggiatore vero o che piuttosto ami fare viaggi in poltrona e pantofole.
1) Tempo di regali
di Patrick Fermor
Tempo di regali: Da Hoek Van Holland al Medio Danubio (A piedi fino a Costantinopoli) è il primo volume di una trilogia, che racconta un incredibile viaggio a piedi da Londra fino ad Istanbul. Uno studente irrequieto, allontanato dai college, Fermor decide di “mettere senno” viaggiando. Pochi soldi in tasca, ma nell’Europa di inizi ‘900 le case dei contadini, boscaioli, come quelle degli aristocratici sono aperte ai viandanti e soprattutto agli “studenti”. Il viaggio di Fermor è tanto un viaggio tra paesaggi e città descritti con incredibile precisione, quanto fra case umili o nobili. Ne viene fuori uno splendido ritratto dell’Europa di quegli anni, ma soprattutto Fermor è un narratore straordinario che ti trascina in questa avventura facendoti vivere ogni incontro, paesaggio come se fossi al fianco del camminatore – avevo scritto una recensione più completa in questo post.
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2) Clamore in Asia
di Claudia Moreschi
Clamore in Asia è un travel memoir di un lungo viaggio in Asia durato 5 mesi. Non solo un viaggio di quelli che si parte staccando il biglietto di sola andata ma che coincide con il momento in cui l’autrice stanca del trantran quotidiano decide di dare una nuova direzione alla sua vita. Dopo anni di “noia e frustrazione” è il momento di pensare ad una carriera da freelance, con qualche certezza in meno ma lavorando con quanto si ama di più. Questo viaggio dunque simboleggia questa traversata coraggiosa da un modo di vita ad un altro, traversando lentamente via terra Thailandia, Laos e Vietnam.
Claudia ti conduce per mano da un treno ad un nightbus, da un giro in bicicletta tra i tempi nel mezzo della foresta ad un giro in barca lungo il fiume, tra luoghi favolosi, odori curiosi, cibi (troppo!) piccanti. Per gli amanti dell’Asia e più in generale dei viaggi (anche in poltrona), imperdibile per chi sta pianificando un viaggio da quelle parti perché pieno di indicazioni su località minori e lontane dalle rotte turistiche.
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3)Be a Free Range Human
di Marianne Cantwell
Ci sono relazioni pericolose. Eli di Too happy to be homesick è una di queste. Continua a minare le mie certezze con inviti estremi. Io per lo più faccio finta di niente ma ti pare che almeno un libro della sua “10 libri da portare in cabane” non dovesse finire nel mio kindle? Libro inspirational e delizioso persino per coloro che vorrebbero mantenere un contegno cinico nei confronti di letture del genere “mollo tutto e cambio vita”….
Be a Free Range Human: Escape the 9-5, Create a Life You Love and Still Pay the Bills (sii un FRH: lascia il lavoro dalle 9,00 alle 17,00, crea una vita che ami, pur pagando le bollette) è il titolo intero del libro. Essere un Free Ranger, un indipendente giramondo, è un po’ diverso da altri libri del genere che ti invitano a mollare domani perché non ci sarà mai un momento giusto per farlo. La Cantwell invita a pensare anche al portafogli, alle bollette, a magari non rinunciare ad una piccola casetta da qualche parte nel mondo, ed accantonare qualcosina per i tempi bui. Buon senso anglosassone, insomma. Sono sempre attanagliata dal dubbio che il lavoro più sicuro per FR sia “insegnare agli altri a fare questo” come nel marketing piramidale dove i clienti devono diventare venditori ed i venditori clienti. Però dai, per una volta chi se ne frega, il libro è carino, stuzzicante, ti scava un po’ dentro alla ricerca di reconditi sogni di libertà…. ennesimo punto per Eli.
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4) Siamo liberi: 7 anni in barca e l’avventura del ritorno
– Elena Sacco
Tanto per bilanciare il libro di sopra (o affini) ecco il libro di Elena Sacco che ha mollato tutto per 7 anni. Lei ed il marito consulenti affermati a Milano, ad un certo punto sentono di essere entrati nella diabolica macchina: si lavora per produrre soldi per mantenere lo standard di vita sempre più elevato e necessario a lavorare… una sorta di micidiale gatto che si morde la coda.
La decisione è improvvisa: vendere tutto, società e l’amata casa, per acquistare una barca e partire con una bambina di 7 anni ed un bimbo (surprise surprise!) in arrivo, e tornare a vivere gustando le cose per quel che sono, in un più sano rapporto con il tempo.
Sono 7 anni di vita nei paradisi tropicali, nei luoghi più meravigliosi che il pianeta possa offrire. 7 anni tra persone che hanno fatto scelte simili, 7 anni di contatti con popoli che in questi paradisi ci vivono (senza necessariamente sentirsi in paradiso!). 7 anni di disciplina perché vivere in barca richiede disciplina ed una serie di lezioni anche dure da apprendere. 7 anni in cui educare (proprio anche dal punto di vista scolastico) i due figli. Insomma anche i paradisi danno il loro bel da fare.
Ma al settimo anno, Elena Sacco comincia a sentire di dover dare un senso a questo vagare, che visitare posti meravigliosi senza appartenere a nessun luogo, forse non è proprio vivere. Che quell’inferno di Milano, con le sue corse quotidiane, è forse il vero modo di rimettersi in gioco, di vivere la propria vita… che non è rinnegare i 7 anni via, ma forse un modo per rimetterli in prospettiva. La vita può sembrare un eterno ripetersi ma per chi ha il coraggio delle sue scelte è un ripartire ogni volta da un punto di visione più alto. Non una ruota, più una spirale, a salire ed allargarsi o scendere e richiudersi in se stessa a seconda del destino e forza di volontà di ciascuno.
Altro non vi anticipo, ma la scrittura (intelligente, irriverente, divertente, emozionante) della Sacco è di quelle che ti obbligano a voltare avidamente pagina dopo pagina salvo poi accorgerti, con rimpianto, che la fine del libro si sta avvicinando e che per il momento non c’è un “sequel” in arrivo.
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5) La maga delle spezie
di Chitra Banerjee Divakaruni – Einaudi
Chi mi legge lo sa, tuffatemi tra profumi ed odori e mi renderete felice. Ogni capitolo una spezia e gli indizi di una vita che si ricompone. Ritrovo tanto di quel pezzetto di India che ho ben conosciuto nei miei anni a… Glasgow. Certo c’è anche la Magia, ma una Magia che pare così vicina all’empatia e psicologia che risulta fin troppo credibile e moderna. E difatti il romanzo è ambientato a San Francisco e mi piace questa commistione di occidente ed oriente, tradizione e modernità. Chiusa nella bottega delle spezie da cui non può uscire (giuramento delle streghe) Tilo conosce perfettamente il mondo che la circonda, di più, la sua bottega contiene il mondo attraverso i suoi tanti clienti che arrivano con le loro vite, problemi, gioie, insoddisfazioni. Infine c’è la penna superba dell’autrice Chitra Banerjee Divakaruni, di cui leggerò altri libri, che avanza per immagini che non smettono di sorprenderti e trascinarti nel cuore dei protagonisti.
“Tutto il giorno a casa si sente così sola, in mezzo a sabbie mobili di silenzio pronte a risucchiarla via per i polsi e le caviglie. Piange lacrime che non sa trattenere, lacrime disobbedienti quanto semi di melograno rovesciati per sbaglio”
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6) Alla ricerca di don Chisciotte
di Claudio Visentin e Stefano Faravelli
“È la malattia del nostro tempo questo eccesso di ragionevolezza che uccide sul nascere ogni onorevole impresa”
Devono essere ben pochi quelli che hanno letto il Don Chisciotte nella versione integrale. Eppure il gentiluomo idealista ed il suo fedele (e quasi assennato) Sancho Panza, sono nell’immaginario e probabilmente nel cuore di molti di noi.
Claudio Visentin e Stefano Faravelli hanno programmato un tranquillo viaggio letterario sulle orme di Don Chisciotte che li porterà da Madrid alla Grotta di Montesinos, in un lungo viaggio nella Mancia. Ma i viaggi – è risaputo – sono creature strane, e proprio quando credi di aver tutto pensato e pianificato, l’inaspettato ti attende. Il viaggio letterario si trasforma nella ricerca del Sepolcro di Don Chisciotte – si, si proprio il sepolcro del personaggio non dell’autore! Ed i due si ritrovano in una crociata, con tanto di lapis-giavellotto, quello degli splendidi disegni di Faravelli, con cui infilzare loghi, zaini ed altre perigliose creature del nostro tempo. Così armati i due (eroi?) vagano per la Mancia lottando contro gli eccessi di razionalità, e contro l’indifferenza per abbracciare la strada della passione e dell’avventura. Magari contro i nuovi mulini a vento, e contro l’utile perché se è pur vero che “l’utile ci mantiene in vita, solo il bello guarisce”.
“Egli – lo scrittore filosofo Miguel de Unamuno – considerava il nostro cavaliere un modello, l’incarnazione dell’idealismo che sfida la ragione e guarda sempre oltre la banale quotidianità; e poco importa se la meta alla fine si rivela irraggiungibile. Don Chisciotte come Cristo, in un mondo senza valori dove tutto è denaro, calcolo e pragmatismo.”
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7) L’arte del camminare
di Luca Giannotti
Se amate camminare, o se avete sempre sognato di farlo regalatevi questo libro scritto con la testa e soprattutto con il cuore. Sebbene Giannotti abbia concluso imprese eroiche attraversando ghiacciai Islandesi come gli sconfinati deserti del Sahara, il suo è un invito alla semplicità, a riscoprire i sentieri dietro casa, o quelli della nostra amata Italia. Il vero viaggio è la sfida a camminare a cuore aperto, da soli o con spiriti affini, con i bambini o con gli animali, un invito a ritrovare se stessi nel più semplice dei gesti: le gambe che vanno. Un po’ vademecum di quanto serve per un trekking a piedi (indicazioni pratiche), un po’ libro-guida sulla bellezza del camminare e perché cominciare a farlo. Per me oramai libro di riferimento di cui ho scritto una recensione più completa in questo post.
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8) Trieste. O del nessun luogo
di Jan Morris
Sono grata al 2016 di avermi fatto scoprire Jan Morris, un autore di cui vorrò leggere più o meno tutto quel che ha scritto (ed è, per fortuna, tanto). Una giornalista che ha viaggiato per il pianeta fin dai tempi della seconda guerra mondiale. Anche la sua storia personale è interessante, è stato un uomo fino al 1976 quando finalmente è riuscito a diventare donna in Marocco. Insomma una sorta di Orlando di Virginia Wolf trasportato ai tempi moderni che attraversa frontiere geografiche e racconta la storia del ‘900 e di questi primi decenni del xix secolo dal punto di vista di un inviato, di uno storico e di un artista. Il suo stile è divertente, ironico ma anche poetico e volto a cercare le cose oltre il visibile. Questo libro su Trieste, di cui trovate qui una recensione completa è stato un viaggio nella storia di una città come nessuna visita a Trieste potrebbe svelarvi mai.
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9) I segreti di Istanbul
di Corrado Augias
Non sono mai stata ad Istanbul ma è una città che mi pare di conoscere, sarà perché ne abbiamo studiato la storia (gemella a quella di Roma) fin da bambini, sarà che uno dei miei grandi amici di infinite tazze di cappuccino veniva proprio di lì, sarà che è una città di cui possiedo da una vita una guida turistica (vecchiotta) ed un (più recente) numero di Meridiani, oltre ad averne letto tanti articoli su blog e magazines. Insomma appena ho saputo che Corrado Augias avrebbe pubblicato in autunno un nuovo libro della serie “I misteri di “ (vi avevo già parlato dei segreti di Londra qui e dei segreti di Roma qui) mi sono appuntata la data in agenda ed ho acquistato l’ebook non appena disponibile. É un po’ diverso dagli altri, qui si viaggia con una mappa alla mano, come si fa che con le città che stai ancora scoprendo. Come sempre invece, ho trovato intrigante il modo di Augias di passare da un monumento alla vita di tutti i giorni, da un museo alla storia contemporanea, da una chiesa solenne al caos del mercato.
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10) Il corpo che affiora
di Viveca Sten
Questa estate, prima di partire per una serie di 3 scambiocasa in Svezia, consigliavo 7 libri da leggere prima di un viaggio in Svezia. Durante il viaggio invece ho scoperto la mia 4° giallista svedese (saranno i lunghi inverni a conciliare la scrittura dei gialli?) Viveca Sten. Di più ho cominciato a leggere il suo libro quando lasciata la casa di Stoccolma, siamo andati a vivere per una settimana nell’Arcipelago e tra le visite giornaliere siamo stati a Sandhamn dove il giallo in questione è ambientato. Il che ha aggiunto brivido al brivido. In ogni caso penna incalzante, atmosfera “super” perché l’arcipelago di Stoccolma è di una bellezza da togliere il fiato, ed obbliga a meno ovvi trasporti via mare, oltre che a saper guidare le barche. Una storia raccontata con maestria, un susseguirsi di eventi e scoperte, due investigatori che ti entrano subito nelle corde, sul filo di un’indagine pericolosa che include un inquietante gita al faro di notte, ed un finale a sorpresa sono alcuni degli ingredienti che ne fanno un thriller mozzafiato!
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11) Tre giorni a Berlino
di Lucia Elle e Valentina Scalise
Dovevano essere 10 libri da consigliare invece proprio qualche giorno fa ho scoperto che Lucia di Respirare con la pancia, ha appena pubblicato il suo libro su Berlino con le Guide di ViaggiAutori, una casa editrice che volevo conoscere meglio. Di Lucia so che va spessissimo in Germania ed è dunque una vera e propria local di tutta la parte nord del paese. Ma sopratutto di Lucia amo la scrittura, così intima e non convenzionale. Nei suoi viaggi scova cose che nessuno vede, insegue pensieri e sguardi, e ne parla con la sua scrittura magnifica, una voce decisamente fuori dal coro. Insomma questo è il libro che intendo regalarmi per Natale.
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Direi che la mia lettera a Babbo Natale è fatta: potrei tranquillamente copiare e incollare il post e inviare la busta in Lapponia 😉 A parte Viveca Sten che ho già letto, mi segno gli altri!
Cara Silvia, adoro le contaminazioni, dunque molti libri che vedi qui li ho letti perché incuriosita da altri blogger. é un cerchio senza fine… ma mi piace arrotolarmici dentro. Anche a te chiedo, come a Grazia, che libro/i stai leggendo e/o leggerai a Natale?
Più che consigliarmi letture mi hai messa nei guai… in pratica i tuoi suggerimenti mi ispirano tutti (il primo è lì che mi aspetta sullo scaffale da un po’). Metto da parte, se non è per Natale sarà per Pasqua. 🙂
Ciao Grazia, non preoccuparti ho la stessa reazione quando leggo le liste di altri spiriti affini, vorrei avere un cervello da delfino, con il lato dx dormo, con quello sx leggo. Ancora non basterebbe, ma certamente leggerei di più. Ma tu quale libro/i leggerai in questi giorni sotto Natale?