Riprende la serie dei Coups de Coeur (“Colpo di fulmine” in francese è “colpo di cuore”) dopo i 10 borghi tra i più belli d’Europa, oggi vi porto tra 10 Parchi a Tema davvero speciali.
I parchi a tema sono spesso demonizzati per essere semplicemente luoghi di sfrenato consumismo. Noi invece ne abbiamo trovati tanti che raccontano interi territori, o sviluppano un tema – ad esempio il futuro o la preistoria – in termini divertenti ma soprattutto con spettacoli emozionanti ed un certo ben riuscito intento pedagogico, perché si impara anche attraverso il cuore e le emozioni…
1) Le Puy du Fou, Vandea – Francia
In assoluto il mio preferito. Non saprete nulla dei parchi a tema finché non avrete visitato il Puy du Fou. Al diavolo Disneyland e tutti i parchi “industriali”, qui si scopre la storia di un popolo non solo divertendosi un mondo, ma assistendo ad un autentico inno alla bellezza. Gli spettacoli del Puy du Fou sono spettacoli dall’alto contenuto artistico, e poi possono essere di volta in volta lirici, acrobatici, comici, sorprendenti per gli effetti speciali o ci vedi animali ed uomini lavorare insieme a creare coreografie che ti lasciano pieno di emozioni come ogni volta che la meraviglia e la bellezza sono troppe ed il cuore tracima…
Qui ci sono 3400 indomiti volontari che dal 1978 mettono a punto lo spettacolo più bello del mondo: la Cinéscénie, non importa che piova, diluvi e faccia freddo, la regola è una sola: lo spettacolo deve andare avanti. Occorre proprio che vi scriva un post a parte sul Puy du Fou, che a raccontarlo in un paragrafo non mi riesce. Sappiate che esiste e che è a dir poco esaltante e se voleste saperne di più qui un articolo tutto dedicato al Puy du Fou.
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2) Futuroscope, Poitiers – Francia
Nel parco del futuro, cinema 3D e 4D, schermi IMAX di proporzioni incredibili e tutto quanto ha a che vedere con la “visione spettacolare” e le nuove tecnologie è lì per sorprendervi. Non si tratta di un parco delle scienze, ma di spettacolo puro. Filmati proiettati in ambienti totalmente immersivi (con lo schermo che continua sotto le vostre sedie per intenderci), la storia del Dipartimento della Vienne vista in un divertentissimo film in 4D (con vento, spruzzi d’acqua fiamme). Il mio preferito fu un filmato su Vincent Van Gogh proiettato su uno schermo di 900mq che vi avvolge a 180°. Bella la storia (non un documentario, una storia) e come si è scelto di raccontarla, e poi l’emozione di entrare nei quadri di Van Gogh con i dettagli esplosi a grandezze impressionanti. Ma è tutto pensato per famiglie ed anche i bambini guardavano estasiati.
Di fuori le architetture “futuriste” dei vari padiglioni sono sorprendenti, i giardini curatissimi. Molti i giochi all’aria aperta (e nell’acqua) per intrattenere anche i più piccini. Belle le avventure delle 3 mosche astronaute in 3D; favoloso il viaggio di Arthur in 4D con effetti speciali immersivi, di accelerazione e salto nel vuoto incredibili, considerando che non siete sulle montagne russe, ma comodamente seduti in sala! Dimenticavo dietro Arthur c’è la firma del grande Luc Besson. Il grande merito di questo parco è che le tecnologie sono super, ma l’attenzione è sempre sulle storie…
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3) EcoMusée d’Alsace, Mulhouse – Francia
In un contesto idilliaco quale la regione d’Alsazia con i suoi paesi pittoreschi paesi fatti di case a graticcio e fiori a profusione, sorge questo EcoMuseo che ricostruisce un villaggio alsaziano degli inizi del XX secolo. Ne ripropone le strade battute, i giardini, il fiume, case, fattorie, scuole, mulini, cappelle, e le botteghe degli artigiani. Il parco è curato fin nei più minimi dettagli, il salto indietro nel tempo funziona dal momento in cui ci mettete piede. L’atmosfera è così sognante che persino le cicogne selvatiche lo hanno eletto a propria dimora insieme ad altri tanti uccelli.
Potrete entrare in ogni casetta, ogni edificio, ogni bottega, guardarvi intorno e scoprire dettagli, fare un picnic lungo il fiume di una campagna dei tempi andati. 73 costruzioni, 40mila oggetti donati dal circondario, animali domestici nelle fattorie, orti regolarmente coltivati. Tantissimi personaggi con cui fare due chiacchiere su come lì funzionano le cose e che tutto ignorano della vita del XXI secolo…
Qui vi descrivevamo per intero la visita al parco
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4) Vulcania, Alvernia – Francia
Come sarebbe entrare in un vulcano e carpirne tutti i segreti? È un po’ un viaggio al centro della terra, nella bella regione dell’Alvernia che vi circonda con i suoi vulcani verdi. Un museo divertente ed emozionante. Anche qui niente giostre-giostre ma tante sale di simulazione, schermi 3 e 4D (magari non delle proporzioni del Futuroscope, ma qui il tema è diverso). Come per tutti i parchi francesi organizzazione impeccabile e contenuti educativi divertenti ed emozionanti come in nessun museo delle scienze, lo ribadisco è un parco a tema non un museo!
La parte più emozionante per me è stata quella del racconto della vita dei due vulcanologi, Katia e Maurice Krafft, cui il parco è dedicato, morti nel giugno 1991 travolti dalla colata lavica dell’Unzen in Giappone. Questa parte del percorso è molto poco high-tech, fa rivivere le gesta dei Krafft tra cimeli, foto e filmati. Qui evidentemente non servivano effetti speciali, la loro vita è stata così avventurosa da non averne bisogno, e la loro storia ti resta nel cuore.
Questa visita fa parte del nostro itinerario: Francia a zigzag fino ai Pirenei
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5) Freilichtmuseum Hessenpark, Assia – Germania
E usciamo dalla Francia, finalmente. Ma fatemelo dire i francesi sono dei veri maestri per i parchi a tema e ci torneremo più sotto. Dunque EssenPark si trova a 35 minuti di auto a nord di Francoforte. Il concept è simile a quello di altri ecomusei all’aria aperta. In un parco verde sono state fedelmente ricostruite (smontandole e rimontandone gli elementi originari) antiche costruzioni che raccontano la vita rurale della regione. Dunque in una piazzetta in ciottolato trovate antichi negozi ed il municipio tra romantici lampioni in ghisa, è solo l’inizio di un ben riuscito salto nel passato.
Nel parco verde ci sono un’infinità di fattorie e casette a graticcio che potete visitare soffermandovi su tutti i piccoli e grandi dettagli. Ci sono la cappella, la vecchia scuola con le panche e i banchi di solido legno di quercia, la farmacia con i suoi infiniti vasetti di ceramica. Ed ancora il mulino a vento, gli orticelli ben tenuti, antiche razze di animali domestici che razzolano tranquilli e beati dentro e fuori le fattorie. Ogni giorno diverse animazioni per conoscere come si faceva il pane o i biscotti, per vedere il fabbro al lavoro ed in generale per conoscere gli abitanti di questo villaggio che fu ed è ancora…
Questa visita fa parte del nostro itinerario: Germania on the road
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6) Le miniere del Sale, Berchtesgaden – Austria
Ok non so se una visita alle miniere possa considerarsi davvero un parco a tema. Ma la visita alle miniere di Berchtesgaden mette assieme così tante cose, che il solo appellativo di Visita alla Miniera non le renderebbe giustizia. Credo che i bambini, come gli adulti si divertiranno un mondo a cominciare dalla preparazione: fa freddo lì sotto, e 5 minuti prima della visita vi faranno indossare una bella tuta da minatore oltre al classico caschetto proteggi testa.
Il percorso è guidato, scoprirete cose magnifiche sull’estrazione del sale, potrete lanciarvi su pazzeschi e lunghi scivoli di legno (quelli usati dai minatori per far presto), ma la chicca è il giro in battello su un inaspettato lago sotterraneo con tanto di spettacolo di luci e musica (un valzer, ovvio), dolcissimo come il lento scivolare su quelle acque nere nere…
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7) Le Paléosite de Saint-Césaire, Charente Maritime – Francia
Il PaléoSite è un parco ed un centro interpretativo della preistoria che sorge poco distante dall’area in cui nel 1979 fu rinvenuta Pierrette, uno scheletro di Neanderthal. È un ottimo esempio di conservazione e divulgazione. È stato ideato e curato dai grandi nomi tra gli specialisti mondiali dell’era di Neanderthal. Ma per i visitatori è un affascinante percorso tra attività ludiche e scoperte all’interno ed all’aria aperta.
Si comincia il percorso con un ottimo filmato che crea un contesto, chi era e come viveva l’uomo di Neanderthal. Si continua con l’osservarne cimeli, armi, scheletri (tutti a portata di mano che si tratta di copie) ma anche muovendosi nell’ambiente che li circondava. Ci sono l’impressionante cimitero dei mammouth, animali preistorici a dimensioni naturali, il villaggio di capanne. Tra le attività proposte le attività di ricerca negli scavi, accendere un fuoco (senza fiammiferi), il tiro al bersaglio con… lance d’epoca, la lavorazione della selce per farne armi affilate.
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8) Il Parco Storico Ambientale Rurale ed il Cinespettacolo della Grancia, Basilicata – Italia
La Grancia è un pezzetto di bosco di querce che fronteggia l’abitato della piccola Brindisi di Montagna. Di là del fiume la roccia sembra scontrarsi con un nemico invisibile e comincia a salire formando uno strano picco che punta deciso verso l’alto, su quel picco il Castello di Brindisi oltre il quale si addormenta la luna. È un luogo suggestivo, la visione della foresta illuminata di notte varrebbe da sola la visita, ma c’è di più, molto di più. 3-400 volontari mettono ogni anno in scena il Cinespettacolo della storia bandita. Le gesta degli eroi locali per conquistare un’agognata libertà dai vari padroni di turno. Lo spettacolo tra cavalli, danze, battaglie, musica, illuminazione artistica ed effetti speciali è meraviglioso e toccante.
Purtroppo ancora una volta il sud si rivela indegno a gestire quanto ha di meglio da offrire. I soliti amministratori pubblici da 15 anni a questa parte sono incapaci a credere in qualcosa che gli appartiene, troppo menefreghisti anche solo per definire quando avrà inizio la stagione, la cui apertura si riduce a sempre più pochi spettacoli in agosto con date che neppure a luglio si possono dare per certe. Dunque venite a vederlo prima che per le solite incapacità e gelosie politiche chiuda le porte una volta per sempre. Ode ai volontari che imperterriti continuano il loro lavoro in condizioni che demotiverebbero chiunque altro.
Nel pomeriggio tante sarebbero (ma dipende dalla generosità dei politici di turno) le animazioni nel parco dalle botteghe degli artigiani, allo spettacolo dei burattini allo spettacolo di falconeria, con grandi rapaci che dall’alto di una rupe si lanciano in voli sorprendenti.
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9) Eden Project, Cornovaglia- Gran Bretagna
Una cava all’aperto abbandonata, una cicatrice apparentemente non guaribile nella bella Cornovaglia. Poi grazie ai fondi della Lotteria Nazionale per l’ingresso nel terzo millennio si decide di finanziare un progetto alquanto ambizioso. Costruire giardini laddove c’era l’antica cava. Di più costruirci le più grandi serre d’Europa, così grandi che non sono più serre ma dei Biomi che raccontano un intero microcosmo. Nacquero così i Biomi della Foresta Tropicale (che rappresenta le foreste tropicali Africane come quelle dell’Oriente, come quelle Sudamericane) e quello del Mediterraneo. Ma la sfida di Eden Project è anche di essere un centro di educazione ambientale, l’intera struttura cerca ogni anno di ridurre la sua impronta ecologica ed insegnando, attraverso l’esempio, i suoi visitatori a fare altrettanto.
I giardini all’aperto sono belli da togliere il fiato, ciascuno racconta un paese o un tema diverso, ma la vera sorpresa sono i biomi che ti trasportano attraverso mondi diversi. In quello Tropicale si parte da una temperatura di 20-22° e si sale pian pianino a visitare i vari microclimi della foresta fino ad arrivare ai 40-45° lassù in alto, conoscendone flora e fauna tipica, ma anche i prodotti della foresta, le problematiche e le sfide del presente e del futuro.
Da non perdere anche se foste a Londra e non in Cornovaglia, qui trovate un articolo interamente dedicato all’Eden Project
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10) Carrières de Lumieres, Les-Baux-de-Provence – Francia
Antiche cave abbandonate. Blocchi di calcare intagliati a formare cunicoli geometrici e spigolosi alti fino a 12-15 metri. Uno scenario così surreale che Jean Cocteau, nel 1959 ci ambientò il suo “Il testamento di Orfeo”.
Nel 1975 Albert Plécy ne resta affascinato e con lui nasce la prima idea di un modulo audiovisivo di grande impatto. Quelle pareti troppo nude, troppo taglienti, troppo piatte non sono forse uno schermo perfetto? Anzi una serie di schermi che si susseguono in profondità? Oggi 100 proiettori esplodono i particolari dei grandi capolavori dell’arte su complessivi 6000mq di schermo. Hai la sensazione fantastica di nuotarci dentro. Cadenzate da una colonna sonora coinvolgente, le immagini scorrono ai tuoi piedi come tutto intorno a te. Ogni parete un dettaglio, un particolare, un intero quadro 10-100 volte la sua dimensione originale. Indimenticabile.
Ogni anno il Carrières de Lumières propone un tema diverso, noi abbiamo ammirato lo spettacolo sul Rinascimento Italiano nel nostro on-the-road del 2015, per il 2016 sarà proposto uno spettacolo sull’arte di Chagall. Ci vada chi può.
Qui trovate un articolo interamente dedicato ai Carrieres de Lumières.
Altri parchi…
E voi? Vi è mai capitato di visitare parchi a tema che pur senza giostre vi hanno emozionato? Raccontateceli, siamo tutti orecchi….
Notare che la maggioranza sono in Francia, un Paese 100 volte avanti a noi !
Ciao ciao
Max
La Francia ha un’offerta turistica (ed organizzazione) da prendere per modello. Non c’è una singola location, per quanto piccola, che non sia ricca di proposte di cose da fare per ogni tipo di viaggiatore. Da ogni posticino vai via con l’idea di dover tornare per fare/vedere millaltre cose che non sei riuscito a vedere…
Verissimo! Lo so bene…
Che articolo interessante, lo tengo da parte! Più della metà dei suggerimenti mi ispira molto. 🙂
Buongiorno Grazia, confermo che si tratta di 10 parchi che ci hanno davvero ispirato. Contenta che possano essere buoni suggerimenti per altri viaggiatori. Tienici aggiornati 🙂
Dopo aver letto un post così si può solo ringraziare l’autore e sperare che continui a dare molti altri suggerimenti …
Diciamo che occorre che “l’autore” in primo luogo continui a viaggiare tanto tanto e di più, e noi glielo auguriamo di tutto cuore, vero Davide? 😉
Ma in effetti … dovrebbero stabilire permessi speciali e sovvenzioni speciali per autori in grado di produrre suggerimenti speciali … tanto per curiosare un po’ avete già pensato alla prossima meta?
Se c’è una petizione da firmare, io firmo 😀 Quest’anno sono molto in ritardo nell’organizzazione del nostro agognato periodo di ferie… Forse un po’ più ad est del solito, ma dovremmo rinunciare alla formula dello scambiocasa perché ci sono pochissimi iscritti da quelle parti… il che francamente mi spiace molto. Vedremo. E tu hai qualcosa in cantiere?
… mah, stiamo meditando Stoccarda e dintorni, Ardenne o giù di lì, Gand, Bruxelles … per la Francia (orientale) sto raccogliendo un po’ di spunti dal tuo blog … poi di nuovo a Vienna con cappatina a Bratislava … forse torniamo in Israele … ma chissà se si potrà fare tutto … intanto viaggio leggendo il vostro blog …