Le Castellet, La Cadière d’Azur, Evenos sono 3 borghi tra Provenza e Costa Azzurra, sospesi tra montagne e mare. Molto diversi l’uno dall’altro, ciascuno con il suo carattere, ma allo stesso tempo così vicini da essere visitabili nell’arco di una stessa giornata.
I primi due si guardano l’uno dall’altro, Evenos è quello un po’ più in disparte e misterioso, forse quello che ci ha affascinato di più se mai fosse giusto fare delle classifiche.
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Le Castellet di Provenza
Le Castellet a 300 metri di altezza sul mare si affaccia tra i Vigneti fino alla Ciotat ed al Mare.
E’ uno dei Villages Perchés (villaggi arrampicati) della Provenza. Una piccola delizia, racchiusa tra mura, ed una miriade di vicoli che si arrampicano tra piazze e piazzette, in un susseguirsi di negozi tipici. Bouganville e cipressi, porticine rosse, insegne in ferro battuto, poi una svolta e siamo in quella piazza grande bianca che si apre sul Castello del 1500.
E dal Castello, lungo le mura, ancora una sorpresa: una porticina misteriosa dove anche in una giornata di Agosto soffia un vento tanto freddo quanto piacevole. La vista, fin quel momento racchiusa tra mura e palazzi, adesso può spaziare su tutto il Massiccio della Sainte Baume.
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La Cadière d’Azur
Ci si siede tra questi muri ocra, si assapora l’aria sempre carezzata dal mistral anche nei giorni più caldi di Agosto. Si indugia con lo sguardo in questo o quel vicoletto, anche qui solo per il gusto di camminare, di raccogliere foto di angolini belli, e divertirsi a scoprire i nomi insoliti di qualche stradina come quesa Rue Blanquerie.
La Cadière d’Azur è l’ennesimo paesino medioevale della Provenza. Su un colle al di sopra dei vigneti, fronteggia Le Castellet. Ci sono ancora i resti degli antichi bastioni, e quel che rimane delle antiche porte. Sui viali appena più larghi tra i platani, ci sono bar e ristoranti in cui sedere a riprendere il fiato. La torre dell’orologio svelta alta e sottile a ricordare che qui in Provenza il tempo scorre lento, piano piano e gustoso…
E che qui si viva decisamente bene lo mostrano anche i dati demografici. Invertendo il trend che vede i paesini più piccoli spopolarsi a favore delle grandi città, qui a Cadière d’Azur la popolazione è andata lentamente ma consistentemente crescendo passando dai soli 1500 abitanti del 1960, agli attuali 5000+.
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Evenos
Mi sono lasciata alla fine questo piccolo borgo che è stato il nostro preferito dei tre. Ad Evenos occorre proprio volerci arrivare, con una stradina che si lascia alle spalle Sainte Anne D’Evenos e si arrampica a 400mt sul livello del mare. Poco più di un cocuzzolo da cui è possibile guardarsi intorno a 360°: verso il mare e la costa di La Ciotat, verso l’entroterra e le Gorges d’Ollioules, una spaccatura profonda nella roccia in cui vi sembrerà di potervi lanciare a volo d’aquila.
Si arriva al Belvedere ed alle Rovine del Castello, passando tra vicoli stretti, imponenti torrioni, vegetazione mediterranea di fichi d’India e piante profumate, portali in pietra, ed una piccola chiesa accogliente.
Nella Chiesa di San Martino, in pietra viva dentro e fuori, ci incantiamo di fronte al presepe meccanico, con personaggi insoliti in ferro e bulloni.
Nel paese sono disseminate gru e lavori in corso, ed io impaziente a chiedermi se anche qui come a Encadière d’Azur sta per ripetersi il miracolo di un borgo che rinasce, i cui residenti aumentano non in modo esponenziale ma fisiologico, quanto basta per recuperare gli immobili e occupare la piccola chiesa.
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