Dieci escursioni in Europa nei Parchi Nazionali, quasi sempre a piedi e solo una in trenino a scartamento ridotto sui Pirenei nel cuore dei Paesi Baschi, passando dal Parco Nazionale del Pollino in Basilicata al Lake District in Inghilterra.
Col passare degli anni ne avremmo e ne avremo da aggiungerne a questo elenco, ma queste intanto mantengono tutte un posticino speciale tra i nostri ricordi di viaggio più belli.
1) Sul Konigsee nel Parco Nazionale di Berchtesgaden – Germania
Un fiordo nel cuore delle Alpi Bavaresi, il lago di Konigsee è davvero un pezzetto di Paradiso in terra. Va visitato rigorosamente con la barca elettrica per percorrerne gli 8km di lunghezza, si parte dal molo tutto di casette in legno e gerani ai davanzali, in uno scenario che è l’essenza della Baviera.
Man mano che la barchetta lascia il porto, cala il silenzio, ed il paesaggio si stringe in un fiordo dove acqua, cielo e montagne si fondono in un unicum. Passata la bianca chiesetta di San Bartolomeo con le sue cupole a forma di ciuffi di panna montata, la barca si spinge fino all’estremità superiore del lago. A piedi, in un chilometro, si raggiunge il delizioso Obersee autentico laghetto alpino, ed un rifugio in cui gustare latte appena munto e deliziosi formaggi.
Da tornarci millemilla volte e ogni volta lasciarci un pezzetto di cuore.
Questa escursione fa parte del nostro primo on the road con Frodo al seguito:
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2) Parco Nazionale del Gran Paradiso – Val di Cogne
Da bambina chiedevo per ogni compleanno, Natale, comunione che fosse che mi regalassero libri, libri ed ancora libri. Possibilmente di animali. Tra i vari Zanna Bianca, Puledro Nero, il Richiamo della Foresta, arrivò anche il meno conosciuto Scappa Bouc Scappa. Storia di un’amicizia fra un bimbo ed uno stambecco, tutta ambientata nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Da allora destinazione agognata, fantasticata e per qualche ragione irraggiungibile fino al 2011.
La nostra meta è lo storico Rifugio Vittorio Sella, più volte citato nel libro. La camminata che è facile (3 ore su fondo buono), ha tuttavia un dislivello di 920mt. Si sale tra scenari alpini dei più belli con vista sulle cime e ghiacciai dei 4000. Per essere una semplice passeggiata, è leggendaria e di più ha il sapore dei libri di infanzia!
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3) Walla Crag & Ashness Bridge nel Lake District National Park Gran Bretagna
La parte settentrionale del Parco Nazionale dei Lake District è considerata quella più selvaggia e meno frequentata dai visitatori. Abbiamo scelto questo itinerario perché ci dava la possibilità di camminare lungo il lago all’andata e di prendere quota invece al ritorno, salendo sul Fell per lasciare correre lo sguardo sulle montagne rivestite d’erica ed i laghi di sotto (oltre al Derwent la vista arriva anche al Bassenthwaite Lake più a Nord. Un incanto. L’intera camminata è su un agevole sentiero di 9 km, richiede 3-4 ore di tempo, ve lo abbiamo descritto per intero in un questo post.
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4) Escursione a Cap de la Chèvre nella Penisola del Crozon
La Bretagna del Sud è la parte più selvaggia della regione. In pieno Agosto a Cap de la Chèvre abbiamo trovato spiagge di centinaia di metri tutte per noi. Frodo ha improvvisato folli galoppate in pretese cacce ai gabbiani. Per noi la meraviglia di camminare sulle falesie coperte di erica e di tanto in tanto scendere giù sulle spiagge dorate a toccare il mare grigio nel perenne respiro delle maree.
Questa escursione nella Bretagna ve la raccontiamo per esteso qui:
Bretagna – La Penisola del Crozon e le falesie e spiagge di Cap de la Chèvre
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5) Sentiero Martel, Gorges du Verdon – Provenza
Uno dei sentieri più noti in Francia, ve ne abbiamo parlato al ritorno della Gran Bretagna. Quindici chilometri (ca 6hr) che si snodano nell’impressionante canyon del Verdon tra rocce irte ed alte fino a 300 metri e l’impetuoso torrente di sotto, in un alternarsi di passaggi che vi lasceranno senza fiato. Il sentiero prevede scale a pioli, lunghi passaggi in galleria (ricordatevi la torcia), e continui saliscendi: 15 km di adrenalina e bellezza.
* Vietato ai bambini di età inferiore ai 10 anni, e col cane è percorribile solo in parte cominciando dal (e tornando al) Point Sublime.
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6) La Grande Porta, Parco Nazionale del Pollino – Basilicata
La Grande Porta del Pollino in una vallata tra le cime più alte della Basilicata è senza dubbio la camminata classica in questo parco nazionale, ma è certamente anche quella che vi svela il cuore della Basilicata. I boschi di faggi, il sentiero che ci si snoda pian piano seguendo i corsi d’acqua. L’avvistamento sorprendente di quelle leggendarie sentinelle del parco che sono i Pini Loricati, alberi che crescono tra le rocce sfidando pioggia, neve, vento e fulmini, in mille contorte espressioni. E poi la vista che spazia d’intorno su tutte le cime più importanti: Serra Dolcedorme, Serra del Crispo, Monte Pollino.
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7) Escursione sul Lago Bohinji, Slovenja
Si lo so, il lago che va per la maggiore è quello di Bled, che col suo paesaggio cartolina, l’isolotto con castello al centro del lago, è diventato quasi il simbolo stesso della Slovenja. E non vi dico di non andarci, ma solo, dopo la dovuta passeggiata, di andare poco oltre, sul lago Bohinji, meno conosciuto e più selvaggio. Potrete passeggiare lungo le sue rive o noleggiare un kayak o una barca. O ancora prendere il sentiero che sale fino al rifugio ed ammirare la fantastica vista che si apre sull’intera zona. Ve ne abbiamo parlato più diffusamente qui.
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8) Escursione al Lago Blue, Stubaital – Austria
Una delle escursioni più belle mi sia mai capitato di percorrere, tanto più che decisa guardando una cartina senza avere idea di cosa ci attendesse. Il sentiero parte al fianco delle meravigliose cascate di Grawa Falls. Ci si siede un po’ sulle panchine a respirarne la bruma a gustarne boato e potenza, poi carichi di energia si comincia a risalirle in un odoroso bosco di conifere. Il rombo dell’acqua in caduta libera ti accompagna. Improvvisamente come sono cominciati, salita e bosco finiscono, una vallata ridente si apre davanti agli occhi ed un corso d’acqua vivace accompagna i tuoi passi.
Ci si può fermare a questo primo rifugio o continuare. Una nuova salita. Un nuovo panorama straordinario da gustare. Un secondo rifugio o farsi tentare da un’ultima pendice del sentiero che va diritta diritta verso il piccolo Lago Blue? Blue di nome e di fatto, un colore ai limiti del reale, gemma preziosa incastonata tra le rocce, in cui immergere i piedi per qualche secondo, mentre i pensieri quelli si che possono lasciarsi andare più a lungo senza paura di gelare.
E’ da una vita che devo scrivere un post (pieno zeppo di foto) su questa camminata, intanto se volete saperne di più sullo Stubai potete leggere:
Austria – salire sull’ElferSpitze nella Valle dello Stubai
L’ardua conquista della Innsbrucker Hutte nella Valle dello Stubai
Valle dello Stubai: ritrovare se stessi sotto la pioggia – Austria
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9) Laghi di Marinet, Val d’Ubaye – Alta Provenza (Francia)
Ve l’ho scritto e ripetuto infinite volte: la Valle de l’Ubaye ci ha stregati, ci ha rapito il cuore come accade con pochi luoghi dal fascino davvero speciale. Anche quella ai Laghi di Marinet è stata una delle escursioni più belle della mia vita. Si sale comodi, ma si sale tanto, fino ai 2800metri. In un paesaggio che comincia nel verde e poi man mano diventa più essenziale e tagliente, un autentico deserto di rocce. E non ti fai capace di essere lassù fra quelle cime che vedevi dal basso e ti parevano irraggiungibili. Deserto di rocce ma sempre percorso da rivoli d’acqua, ovunque ti accompagna il loro gorgoglio.
Si arriva al Col di Marinet solo per scoprire che il reticolo dei sentieri continua, scopri quel sentiero grigio appeso nel vuoto che si chiama dell’Infernet. E ti dici che dovrai tornarci, che vorrai conoscere queste cime ad una ad una, percorrere ognuno di questi sentieri. Solo con questa promessa accetti di scendere tra quelle guglie incredibilmente appuntite che custodiscono i laghi di Marinet, due specchi di cielo cascati in terra. E vuoi immergerci i piedi e giocarci e tornarci bambina, sorda ai richiami “Robbi si è fatto davvero tardi, dobbiamo andare” “Ancora, ancora cinque minuti” e poi ancora altri 10 ed altri ancora, nell’aria solo i fischi delle marmotte ed i richiami del falco.
Scenderemo sulle ultime luci del tramonto, meno male che le giornate estive sono così tanto lunghe…
Ma anche i laghi di Marinet hanno – adesso – un posticino tutto loro nel nostro blog.
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10) Il Lago di Artouste, Bearne Pirenei, Francia
Per chiudere dopo tanti chilometri percorsi a piedi, vi proponiamo una gita a bordo di un comodo sferragliante trenino a scartamento ridotto. Siamo nella parte Nord dei Pirenei, da Pau risaliamo in auto la magnifica (a tratti claustrofobica) Valle d’Ossau per arrivare al Lac Fabrige, qui occorre prendere una cabinovia che sale in maniera ardita tra i monti, per farvi ritrovare inaspettatamente a tu per tu col celebre Pic du Midi. Sarebbe già abbastanza, ed invece l’avventura deve ancora cominciare, perché si sale a bordo del trenino (cani benvenuti) e ci si immerge tra valli grandiose ad un’altezza mozzafiato, solo i fischi delle marmotte e quelli del treno a ricordarvi che no, non state sognando, è tutto incredibilmente bello ma decisamente vero!
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E voi avete qualche escursione nei Parchi Naturali in Europa che proprio non scorderete mai?
Tutti bellissimi! Non ne ho visitato nemmeno uno 🙁 potrei cominciare dalla Basilicata, che mi è vicina 😀
Escursioni splendide! Quelle che mi hanno rubato il cuore sono in Valle Aurina per le Cascate di Tures, nella Valle di Anterselva intorno all’omonimo lago e quella in Val Pusteria intorno al Lago di Braies. Che bello camminare!! 😍