Quelli che gli inglesi chiamano “highlights” o “best of” o “top ten” in francese sono i Coups de Coeur. I colpi al cuore. Perché quando mi imbatto in qualcosa di bello, avverto un tuffo al cuore, un autentico colpo proprio lì, che poi magari mi scende nello stomaco ma solo dopo aver fermato per un attimo il battito del cuore…
- Castelmezzano – Basilicata
Castelmezzano è uno dei borghi più belli della Basilicata si trova sulle Piccole Dolomiti Lucane e la sua caratteristica principale è di essere completamente aggrappato alle montagne, le case includono pareti di roccia perché su queste hanno le fondamenta. La strada panoramica per arrivarci vi toglierà il fiato, poi ti perdi tra i vicoli e vicoletti lungo i quali il tuo sguardo è rapito dagli squarci sulla vallata di sotto. Potrete salire al Castello o per gli intrepidi tuffarvi col Volo dell’Angelo (a solo o in coppia). Aspettate che scenda la sera, che vengano accesi i lampioni gialli e nel profilo insolito delle montagne vi sentirete parte di un autentico presepe.
- Hallstatt – Austria
Sorge su un lago in un polmone di verde lussureggiante circondato dalle montagne. Nonostante i turisti emana calma e serenità, vorrete gustarvi un giro in barca (non fosse che il traghetto per raggiungere la stazione sull’altra sponda) per ammirarlo nella sua interezza tutto sospeso tra acqua e montagne e le casette che si riflettono nel lago di sotto.
- Rothenburg ob der Tauber – Germania
Basta entrare per la cinta muraria di questo paesello per chiedervi se non abbiate fatto un salto in una fiaba dei fratelli Grimm, per i fiori, le case a graticcio, le botteghe. Nonostante la folla di agosto siamo riusciti con facilità a trovare angolini calmi e suggestivi, basta lasciare le stradine principali. Anche qui ideale è pernottare per gustarsi lo spettacolo a sera (ed anche il ghost story tour) e le atmosfere più rarefatte al tramonto e primo mattino.
- St Engrace – Paesi Baschi
Fuori dal mondo, questo paesello sperso sui Pirenei, è frequentato per lo più da escursionisti a piedi ed a cavallo. Atmosfera rarefatta, silenzio a cui non siamo più abituati, un verde scuro domina l’intera area anche in piena estate. Ti ritrovi solo con i tuoi pensieri a volare su paesaggi lontani. Meravigliosa la strada per arrivarci, e la piccola chiesetta con cimitero degna di un’elegia di Wordsworth o di Keats.
- St Jean de la Luz – Paesi Baschi
Per contrasto con St Engrace vi propongo St Jean de la Luz, siamo ancora nei Paesi Baschi ma in un trafficato porticciolo di mare, un inno al colore, alla gioia della vita, all’allegro caos, surfisti sulle onde dell’Oceano, aria pulita ed esilarante. File di peperoni distesi ad asciugare ai balconi, negozi e botteghe da visitare tutti molto originali. Street food, o ristoranti che tentano con mille delizie mare o monti?
- Kingsbridge – Devon UK
Kingsbridge si divide in due parti che possono quasi non sembrare appartenere allo stesso borgo. Abbiamo prima scoperto la sua Fore Street che si arrampica su un’erta collina ed è fiancheggiata da caratteristiche casette bianche ed azzurre e piccoli negozi indipendenti, dalle insegne in legno molto old-style. Pescherie, bakeries e sale da tè invitano a fermarsi. Poi scendendo verso il basso si apre la piazzetta centrale, da non mancare il Farmers Market dove fare incetta di marmellate e chutney tutti rigorosamente Made in Devon. Ed infine ecco il porticciolo lindo e pinto sull’estuario ed il mare in lontananza. Delizioso.
- Grimentz – Svizzera
Siamo arrivati a Grimentz, nella Svizzera Vallese, ad autunno inoltrato nello spettacolo dei boschi verdi di conifere inframezzati dal giallo allegro dei larici. Grimentz a 1600 metri di altezza, pare uno di quei musei a cielo aperto dove si ricostruiscono le abitazioni tipiche tale è la sua coerenza e continuità architettonica. Ma qui non c’è nulla di ricostruito, non è un museo ma un paesello vivo, caratterizzato dalle facciate in legno scuro dei suoi molteplici granai e fienili oggi usati come confortevoli abitazioni. Un piacere farsi un giro a notarne le decorazioni che contraddistinguono ogni casa, il mulino ad acqua, la chiesetta che si affaccia sulla vallata di sotto.
- Moustiers-Sainte-Marie – Provenza
Siamo nelle Gorges du Verdon in una delle zone più belle della Provenza dove nel giro di pochi chilometri puoi apprezzare l’estrema varietà di paesaggi che questa regione può offrire: i campi di lavanda sugli altipiani, stretti canyon scavati nella roccia, i laghi celesti, il bosco di querce.
Moustiers-Sainte-Marie sorge in una sella tra le rocce, all’ombra di uno sperone imponente ed a cavallo di piccolo corso d’acqua che allegro e saltellante la attraversa tutta. Le facciate ocra delle sue case come le imposte verdi si mimetizzano nella roccia e le sue macchie di vegetazione. È un piacere arrampicarsi allegramente in questo paesello che sembra accogliere il numero giusto di turisti tra i suoi tanti negozietti specializzati in ceramiche di altissima qualità, e pranzare o cenare in uno dei suoi tanti ristoranti con terrazza a sentire il respiro di una Provenza ancora autentica.
- Cividale – Friuli Venezia Giulia
Cividale in Friuli ti sorprende per la varietà che ti offre, dagli stretti ed intriganti vicoli medioevali fra abitazioni in pietra, si allarga poi in piccole piazze tra eleganti palazzine dagli intonaci a colori vivaci, poi continui ancora e sei sul ponte del Diavolo, dove case dalle facciate strette si arrestano tutto d’un colpo per non precipitare sul Natisone che gli scava la roccia di sotto i piedi…
- Tobermory – Isle of Mull (Scozia)
Una schiera di casette dalle facciate allegre e colorate che si affacciano nel porticciolo. I negozi indipendenti, e tra questi una cioccolateria artigianale dove una giovane dona mi accoglie con un sorriso sincero e quando le chiedo come si passa l’inverno in un paesino così piccolo mi risponde “andati via i turisti comincia la stagione in cui la nostra comunità si dedica a se stessa, a preparare il Natale e le feste tradizionali e si lavora tutti insieme, adulti, bambini ed anziani”. La foresta di conifere alle spalle, il faro, il mare di fronte, un posticino magico.
* La foto di Tobermory è presa dal web che le mie non so che fine abbiano fatto…
Eh già… bellissimi i borghi.
Stavo già disperando poi alla fine sono comparsi i tre della lista che ho visitato e non posso che confermare il loro fascino.
In particolare Moustiers Sainte Marie, la camminata post cena su alla chiesetta… che atmosfera !
Ciao ciao
Max
Buongiorno Max, Moustiers è stata una chicca inaspettata e torneremo a parlarne a fine del nostro diario UK. Chiaramente è una lista aperta a nuovi suggerimenti e se hai qualche preferito da aggiungere lo inseriremo certamente tra le nostre future mete… Puoi anche inviarmi qualche link se si tratta di paeselli di cui hai già parlato nel tuo blog, ti leggo sempre con piacere 🙂
Grazie ragazzi
OK. Gravissimo, non ne ho visto neanche uno D:
Ma no è meraviglioso che tu abbia almeno 10 nuovi posti da visitare :D. La realtà è che il mondo è davvero troppo grande, anche la nostra “piccola” Europa contiene più di quanto non si possa vedere in una vita 🙂
Verissimo! Io non sono mai uscita dall’Europa ma sento che ho ancora tantissimi luoghi da visitare e guastare 😉
😀 non lo scrivere che poi salta sempre fuori qualcuno che ci crede… Io ti parlo sempre al plurale… perché vi penso in 3… vi dividete il compito o alla fine la penna è una? Di noi tre ad esempio sono io Roberta, cui tocca l’ingrato compito di mettere in parole tutto quel che vediamo, ci capita, ci tocca…
Noi ci dividiamo abbastanza anche il compito di scrivere 🙂 Anche perché non sempre viaggiamo in tre (ad esempio a Napoli ci è stata solo Francesca). Poi in genere ci passiamo i post e ci diamo una controllatina sempre o chi se la cava di più dà l’aiuto “grafico” o con l’inglese. A seconda delle abilità insomma.
Stiamo valutando l’idea di pubblicare alcuni post come autrici separate perché quasi sempre veniamo prese come unica persona XD e forse a chi ci legge farebbe comunque piacere sapere chi ha scritto cosa o capire a chi delle tre sta parlando.
Voi fate un ottimo lavoro 🙂
Nemmeno io li ho visitati! Chissà che magari riesco a organizzarmi per il ponte del 2 Giugno 😛
Si fa sempre presto a scoprire nuovi posticini, ma adesso voglio io scoprire i borghi dove hai lasciato un pezzetto di cuore…
Tobermory! Quando ci siamo stati noi il clima era molto Scottish, perciò il cielo faceva da sfondo scurissimo ai colori intensi… bellissimo. Ma bellissimo anche Poffabro, un borgo a cinque minuti da casa mia, aggrappato al fianco della montagna. Sono rimasti pochissimi abitanti, ma è stupendo. Se passate vicino a Maniago vale una visita. 🙂
Hmmm le nostre strade continuano ad incrociarsi. Tobermory e di Poffabro leggevo proprio ieri sulla guida 101 cose da fare in Friuli, che forse a giugno si torna a visitare il fratello in quel di Udine. Dovessimo capitare dalle tue parti mi piacerebbe davvero assai incontrarci per un caffé ed … un pezzo di torta :). Ti terrò aggiornata.
Spero di essere a casa, allora! Mi farebbe piacere conoscervi dal vivo. 🙂
…e farò in modo che non sia mia, la torta. Per voi. 😉
Che carino questo post e che meraviglia i “Coups de Coeur” (chiamarli così li rende ancora più belli). Per ora sono stata solo a Tobermory, e ci sono passata proprio in inverno. È proprio come avete scritto: il paese si raccoglie, quasi sospeso in un tempo lontano da quello del visitatore. Un posticino molto simile è Portree (sempre in Scozia, sull’Isola di Skye). Lo conoscete?
Buongiorno Sara, grazie della visita. La dicitura di “Coups de Coeur” l’ho adottata dalle Guides du Routard: mi piace troppo! Sono stata su Skye ed ero così stravolta dalla bellezza selvaggia dell’isola da non ricordare più (vergogna!) molto dei paeselli visitati. Ma conservo il tuo suggerimento per avventure a venire. Come mai ti sei trovata in pieno inverno in Scozia (sarò curiosa ma ci vanno tutti in piena estate 🙂 ?
Inizierò a usarla anche io allora ..col tuo permesso e quello delle “Guides du Routard” 😉
In effetti Skye è stupenda proprio perché riesci a dimenticarti quasi completamente della presenza dell’uomo: ricordo così bene Portree solamente perché ho dormito in una pensione sopra la baia.
Quando si tratta di viaggi, mi piacciono sempre le domande curiose! 🙂 Amo molto viaggiare “fuori stagione”. Un po’ perché riesco a spendere meno; un po’ perché di solito è tutto più tranquillo. E le persone mi sembrano particolarmente disponibili. Sarà perché con meno gente in giro hanno più tempo per scambiare due chiacchiere? A volte penso ci sia di mezzo anche un pizzico di orgoglio per il fatto che sei in visita nel loro Paese nonostante la stagione non sia quella “buona”. Ma forse è solo una mia idea.
E poi beh …il mio compleanno cade proprio in inverno: cerco sempre di festeggiarlo in qualche bel posto 😉
Credo che sia un’ottima strategia da ‘grande’ viaggiatrice. Potessi viaggerei in ottobre (ndr il mese in cui sono nata ;), al momento però per lavoro le vacanze lunghe riesco a farle solo nel pienone di agosto, spesso perdendo nell’orda di vacanzieri (tra cui noi, beninteso) quella autenticità di luoghi e persone di cui dici tu!