Il lago di Vaux a 2548mt di quota ci ha regalato una delle escursioni più belle nel Canton Vallese. Incredibile meta tutta abbracciata dalle montagne, ma meraviglioso anche il percorso che passa dal Col de Mines ed il Pascolo sognante delle Plans.
I vari percorsi per raggiungere il Lago di Vaux
É stata la nostra prima passeggiata, per forza di cose quella che ti resta nel cuore. Ci sono diversi itinerari che da La Tzoumatz (o da Verbier) salgono fin lassù. Anche quello relativamente comodo con la teleferica fino a Savoleyres, che vi porta già a quota a 2354 mt. Di lì è davvero una semplice passeggiata fino ai 2548mt del Lago.
Per noi però l’itinerario più bello parte dalla Maison de la Forêt (all’uscita di Tzoumatz). Qui c’è l’unico rifugio dell’intero cammino, dunque se scarseggiano i viveri, o siete in ipo-dose di caffeina approfittatene adesso. Lo staff è delizioso, la cucina (caffè incluso) di più.
Di qui prendete la prima parte del Sentier des Sens (una bellissima passeggiata a sé con o senza bambini) accanto ad un corso d’acqua (La Bisse du Saxon). Resistete alla curve che vi farebbero arrampicare in quota e continuate diritti paralleli alla strada di sotto. É un ottimo modo per riscaldare le gambe, in una quasi pianura tra alberi e boschi.
Verso il Col de Mines
Dopo una sorta di impianto idrico (con toilette pubbliche) trovate finalmente le indicazioni per il nostro sentiero nei pressi di un Ponticello (Les Pontets). Si può salire e scendere per il Lago di Vaux facendo lo stesso itinerario (più comodo) per Les Plains. O compiere il percorso ad anello: salendo per il Col de Mines (2320 mt) e scendendo per Les Plans ed il Vallon de Chassoure. Vi consiglio quest’ultimo procedendo, in questo senso (antiorario), perché la discesa su questo sentierino per il Col de Mines è più faticosa (specie in caso di pioggia). I due percorsi sono paralleli ma da un percorso guarderete sull’altro.
Il sentiero si snoda prima lungo un corso d’acqua, quindi sale attraverso il bosco e poi sale sale sale. La vegetazione è un bosco misto a prevalenza conifere, in particolare i larici, deve essere splendido anche in autunno. Un cartello recita che quello nel Vallon de Chassoure è un antico sentiero costruito nel 1850 per portare a Valle il Piombo scavato nel Col de Mines.
Al Col de Mines (2320mt) lo sguardo può spaziare fino a Verbier e tutta la Vallata, vedrete i 4340 del Grand Combin ben più da vicino e soprattutto tornerete nella civiltà visto che da questo punto in poi incrocerete i molti che vengono dalla Teleferica. Ma siate fieri di voi, conquistare una meta col sudore e lo sforzo delle proprie gambe è un’altra cosa 😉
Dal Col de Mines al Lago di Vaux
Un largo stradone, che si apre sul vuoto di sotto, porta su in alto in circa 40 minuti. Solo l’ultima parte del percorso è impegnativa. Poi però è una meraviglia. Quando siamo arrivati noi, il tempo era cambiato in un attimo, il sole sparito. Ma se un ambiente può essere così suggestivo sotto la pioggia immaginate in una bella giornata.
Il Lac de Vaux forma una sorta di Infinity Pool, sembra traboccare direttamente nella Vallata sottostante. Le montagne di torno sono poderose e per finire una serie di fiori bianchi, che in realtà non sono fiori per niente ma bianchi fiocchi come cotone, danno questo effetto magico al tappeto erboso che si avvicina all’acqua.
Dal Lago di Vaux a Les Plans
Al rientro abbiamo ripetuto uno dei percorsi che più abbiamo amato nell’intero soggiorno: il sentiero che passa per Les Plans. Queste non sono che un pascolo alpino subito sotto le montagne che contengono il Lago di Vaux. Ci sono un rifugio, un ponticello, un corso d’acqua e tanti massi erranti. Anche in un’estate assolata come questa qui l’erba è verde.
Non saprei spiegarvene la ragione, ma c’è un qualcosa di magico in questo fazzoletto di terra, che veniate dal basso o dall’alto. Calcolate di farci una pausa, col solo scopo di impregnarvi bene di questi luoghi. Di sentire l’acqua che scroscia, di farvi solleticare la faccia dal sole, di guardare in alto le nuvole che corrono lontane, e leggere l’ennesimo pannello che in solo francese (ma scritto col cuore, vorrei conoscere l’autore dei testi della pannellistica qui intorno!) vi dice che qui fin già alla fine di agosto le prime nevi possono arrivare a riempire il vallone, ed allora le mucche che qui hanno l’erba grassa e saporita, tutto d’un colpo scoprono che l’estate è finita ed occorre tornare giù a valle. C’è qualcosa di ineluttabile nell’alternarsi delle stagioni, e gli animali più che gli uomini non lo ignorano.
Il ritorno alla Maison de la Forêt
Dalle Plans il sentiero scende comodo e largo ad agosto tra grandi fiori fuchsia che ritrovo spesso sui rilievi Alpini. Si arriva sul Ponticello a Valle (Les Pontets) dove si era preso il sentiero sul lato opposto per il Col de Mines e si ritorna, attraverso i boschi, alla Maison de la Forêt.
Merenda consigliatissima!
Mappa
Informazioni Utili per la passeggiata al Lac de Vaux
Per informazioni su escursioni ed affini:
Ente Turismo della Svizzera (in Italiano)
Sito web dell’Ufficio del Turismo delle 4 Valli: Verbier 4Vallès (in francese ed inglese)
Sitoweb dell’Ufficio del Turismo della Tzoumatz (in francese ed inglese
La montagna premia sempre la prudenza
Siamo partiti con la calandra: 32°. Al lago di Vaux il cielo ha cominciato a diventare grigio. Un attimo, il tempo di fare due foto e poi cominciava a piovere a dirotto, mentre le temperature calavano drasticamente (credo sotto i 15°). Con immenso sollievo nello zaino oltre alla felpa e all’antipioggia, ho trovato un caldo piumino che uso come sottogiacca. Quanto quel tepore possa essere gradito solo chi conosce la montagna può comprendere.
Dò per scontato che da bravi escursionisti indossiate scarponi da montagna, e siate attrezzati di acqua, cappello, protezione solare, snack e spuntini, giacca da pioggia, ma un capo caldo anche in giornate molto calde sarà bene non manchi mai 😉
Altri Articoli sulla Svizzera Vallese?
In un viaggio precedente ci siamo fatti conquistare dalla deliziosa Chandolin, in quell’occasione scoprimmo il piccolo paese di Grimentz, intrigante come un Museo all’Aria Aperta, bello come un villaggio ancora vivo e vivace. Ne parliamo qui:
Alla scoperta della Svizzera Vallese: Chandolin e Grimentz sopra i tetti d’Europa
E poi qui:
La nostra guida per organizzare il viaggio
La Classica Lonely Planet – Svizzera copre buona parte dell’area del Vallese villaggio per villaggio.
Il nostro soggiorno in Svizzera
Anche per questo soggiorno abbiamo utilizzato lo scambio casa. Lo ScambioCasa è una modalità che arricchisce culturalmente, rientra nell’economia di condivisione e non ha effetti negativi sullo sviluppo turistico delle località. Noi viaggiamo così dal 2005.
Questo scambiocasa è stato concluso tramite l’iscrizione a:
Scambiocasa.com
un servizio che abbiamo testato nel 2018 e dopo 4 felicissimi scambi (in un unico anno!) vi consigliamo vivamente questo nuovo affidabile partner 🙂
Se volete saperne di più sullo scambio casa vi rimando a questo articolo:
10 anzi 11 ragioni per scambiare casa ed una per non farlo
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