Questa all’Abbazia di Landevennec è una sosta improvvisata. Dobbiamo raggiungere la Costa di Granito Rosa nel Nord della Bretagna dove ci attende uno scambio casa, ma sono presa dalla solita malinconia. Lasciare la Penisola del Crozon dopo tutte le emozioni che ci ha regalato, mi pare crudele! Ve l’ho detto mille volte no? Sono una viaggiatrice per sbaglio. Viaggiare mi pesa, preferisco sostare, soggiornare, quasi ad imbibirmi completamente dei luoghi, poi solo il vincolo del tempo – nonché la pianificazione degli itinerari fatta da casa in tempi non sospetti – mi obbligano ad andare avanti.
Giovanni a vedermi il volto scuro scuro, in auto mi invita a dare un’occhiata alla cartina ed inventarmi un’ultima tappa qui nella penisola del Crozon. Certo avrei voluto visitare la Punta degli Spagnoli, o l’Isola Lunga, ma sono fuori strada e comunque sarebbe bello andare se avessimo qualche ora per andare a piedi. Ma poi uno strano nome cattura la mia attenzione “ Landevennec ” più Bretone di così… Immaginate un’Abbazia su una periferica lingua di terra… Mistero e Segreti ci attendono, ne sono certa.
Il villaggio di Landevennec ci accoglie coi suoi viottoli tra case in pietra, ed imposte allegre e colorate, un piccolo cimitero che affaccia sul mare. Qui le barche si trastullano tra le onde, o si arenano nella sabbia in attesa della prossima marea. Se non si può pescare, si va a caccia di conchiglie da mangiare.
Ma entrati nei giardini dell’Abbazia Benedettina di Saint Guénolé, ci si scorda di tutto, e si torna al 900 quando i feroci vichinghi misero l’Abbazia a ferro e fuoco. I monaci non si dettero per vinti e la ricostruirono con mura più possenti.
Furono di nuovo i rivoluzionari francesi a distruggerla, fin quando nel 1950, i soliti monaci non decisero di ricostruirla nelle immediate vicinanze, col buonsenso di lasciare le rovine come e dove erano. Mura imponenti, archi gotici, porte misteriose, finestre che si aprono sul nulla. Nel museo è possibile studiare le differenti fasi di costruzione dell’Abbazia, ma sono i giardini la vera attrazione. L’Orto delle Piante Officinali ed il giardino informale che anima le rovine. Nel caffè è possibile gustare le antiche tisane…
Siamo arrivati nella Penisola del Crozon tramite un ponte a Sud, è invece un ponte a Nord a portarci via, verso la nostra casetta dello Scambio Casa. Abbiamo già conosciuto i nostri ospiti a Potenza, passando assieme una bella giornata tra le Dolomiti Lucane, adesso ci aspettano a Pleumeur Bodou nella Costa di Granito Rosa. Ma questa è un’altra storia 🙂
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