Lo stesso bosco in cui abbiamo passeggiato qualche centinaio di volte. C’è pure l’aggravante piove a dirotto, perché non restare semplicemente a casa? La ragione è delle più banali: provate voi a spiegare a Frodo che un’esilarante giornata a sguazzare tra pozzanghere, fango, foglie infradiciate non sia la giornata ideale per uscire, e che addirittura occorra aspettare la prossima domenica (altri 7 lunghi giorni) per fare una passeggiata come si deve.
Noi, che proprio felici di sentirci un po’ rospi sotto l’acqua che scende copiosa non siamo, non ce la sentiamo di dare al peloso la cattiva notizia. Si opta per una camminata più breve magari, ma uscire ci tocca, comunque.
Tra i faggi ci aspetta una particolare nebbiolina che ci annuncia l’autunno alle porte, l’odore del muschi si mischia a quello dei funghi, delle foglie macerate dall’acqua, è il trionfo del sottobosco che si riprende dalla stagione secca che ne aveva minimizzato vitalità e profumi. Sono tutta presa dai miei pensieri quando Giovanni pare quasi incespicare “Che diavolo ci fai qua sotto?”… Mi chiama ed io accorro, ha allungato il passo in aria per evitare di schiacciare una piccola salamandra dagli sgargianti gialli e neri, che così bene si mimetizzano sul tappeto di foglie.
Ci è capitato negli anni di incontrare qualche salamandra nei boschi della Basilicata. Raramente, ma ci è capitato. Però stavolta a guardare bene ce ne sono due, camminano fianco a fianco poi si sono separate al nostro arrivo. Ce le guardiamo per un po’ e riprendiamo a camminare. Non facciamo troppi passi che tra le foglie di un ciclamino intravvediamo un’altra salamandra, e poi un’altra ancora ed ancora. Ne avremo viste più di una trentina lungo qualche chilometro di percorso. Deve essere un giorno speciale per loro, chissà. Il giorno della migrazione, in cui dalle terre alte si spostano in quelle basse, forse seguono l’acqua di un qualche ruscello che ha ripreso il suo corso, forse sono state invitate dai folletti del bosco ad una Festa che celebra l’autunno imminente…
Lo stesso bosco da anni, ma ogni volta qualcosa di nuovo ed inaspettato come la giornata della salamandra.
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Wow io non sapevo nemmeno ci fossero! Grazie per avermi fatto scoprire un’altra cosa della nostra stupenda Basilicata