La Strada Romantica
La Strada Romantica nel Sud della Germania, corre da Fussen fino a Wurtzburg per circa 360km, sfiorando cittadine e piccoli borghi caratterizzati da Castelli fiabeschi (il più celebrato è quello di Neuschwanstein ad inizio percorso), centri medioevali e case a graticcio dai colori pastello.
Nel nostro itinerario tedesco abbiamo più volte intersecato la Romantic Strasse, la prima volta per visitare Fussen ed il celebre castello di Ludwig, poi per scoprire Dinkelsbühl con le sue possenti mura che si specchiano nell’antico fossato pieno d’acqua. Ed infine abbiamo scelto di pernottare a Rothenburg ob der Tauber. È vero la cittadina è invasa da più di un milione di turisti l’anno, ma la maggior parte non vi soggiorna. Pernottarci dunque significa poterla vivere al mattino presto, e la sera, quando si svuota e ci si ritrova, anche in pieno agosto, soli per strada a godere della sua straordinaria atmosfera.
Si entra nel borgo attraverso la possente cinta muraria tutta in pietra con i suoi possenti torrioni d’avvistamento. Mentre di fuori la pietra grigia le dà un aspetto quasi austero, appena sei all’interno del villaggio resti sbalordito dai colori pastello delle abitazioni: case a graticcio azzurre, verdi e rosa, un’esplosione di fiori ovunque e ti pare d’essere entrato in una fiaba dove le case sono fatte di marzapane colorato.
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L’Orologio in piazza e la storia del Borgomastro
Cuore del paesello è la piazzetta centrale dove sorge il Palazzo del Municipio, e soprattutto l’orologio con il carillon, che suona alle ore 11, 12, 13, 14, 15, 20, 21 e 22. Mettendo in scena un vecchio aneddoto secondo cui, Rothenburg, avrebbe dovuto essere totalmente messa a ferro e fuoco durante la Guerra dei 30 anni. Ma il Generale Tilly, si impegnò a risparmiarla se il Borgomastro Nusch fosse riuscito a tracannare tutto d’un colpo un enorme boccale di vino da ben 7 pinte (3,25lt). Indovinate un po’? Si, riuscì nell’ardua impresa e Rothenburg fu salva.
Sempre in piazza c’è il negozio di Käthe Wohlfahrt che vende articoli per il Natale, ogni tipo di decoro per davanzali di finestre, per l’albero, per il presepe. Sfido anche coloro che non amano il Natale a non farsi prendere dal luccichio interno e dai begli oggetti esposti fatti per lo più mano. Io custodisco ancora, gelosamente, una piccola renna ed un Babbo Natale presi a Rothenburg ob der Tauber.
Ci sono i forni (konditorei) da incanto con le Schneeballen (le palle di neve, pasta soffiata tipica di Rothenburg) ordinatamente esposte. Ma anche il pane poggiato a raffreddare sulle rastrelliere di legno. E poi ci sono infiniti angolini e dettagli da scoprire, camminando lungo i bastioni o facendo il giro delle porte della città, incantevole a mezza strada l’angolino del Plonlein. E non preoccupate di stancarvi troppo, la sera i numerosi beergarden vi accoglieranno con un buon boccone e della buona birra per rinfrancarvi delle tante fatiche.
Rothenburg di notte
Infine dopo cena si scopre una Rothenburg in cui i colori vanno man mano spegnendosi, si accende invece qualche lampione, ed il villaggio si ammanta di una certa aria di mistero. Una vecchia guardia con alabarda e lumino, racconta il lato oscuro di questa città, i suoi fantasmi, le sue leggende, pronto a portare il corno alle labbra in caso di pericolo. Per il momento suona il grande orologio in piazza, ed all’ultimo rintocco il nero guardiano annuncia “è mezzanotte e tutto va bene…”.
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La nostra Gasthaus
Noi abbiamo alloggiato nello Spitaltor Gasthaus (che prende il nome da una delle porte della città). I proprietari sono stati gentilissimi e la camera (dietro una porticina da gnomi) era deliziosa, tutta in legno scuro, con due poltroncine comode comode cui sedermi a scrivere a sera, respirando aria d’altri tempi. Abbiamo optato per la conveniente formula mezza-pensione divertendoci ad assaggiare i piatti locali. Frodo è stato non solo bene accolto, ma addirittura viziato, gli hanno persino servito la pappa al nostro tavolo. Beergarden sul retro.
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Gallery:
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Mappa della Romantic Strasse
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