Oggi siamo tornati nel Lake District – la volta precedente abbiamo visitato Hilltop la casa di Beatrix Potter – questa volta nella parte Nord sul Lago di Derwent Water parcheggiando a Keswick. Pur sempre con le solite difficoltà tutte inglesi 1) a trovare un parcheggio per la giornata intera (in città la sosta in agosto è per un massimo di 4 ore), 2) per trovare il sentiero.
In Gran Bretagna devi sempre viaggiare con un centinaio di Ordnance Survey Maps che coprano tutti i luoghi dove vorresti camminare. Diversamente da Francia, Austria, Svizzera, Italia del Nord dove esistono i comodi leaflet con i maggiori sentieri, dove su strada trovi tutte le indicazioni per arrivare al parcheggio e infine la sentieristica è ben tracciata; qui in UK contano solo le tue mappe. Il bello è che nei miei ricordi in Gran Bretagna erano super attrezzati per i camminatori. In effetti all’epoca arrivavo fresca fresca dalla Basilicata dove i sentieri non sono segnati, non esistono cartine escursionistiche, e devi solo affidarti a vaghi disegni apparsi su qualche sparuta rivista o depliant turistico. Oppure devi andare con un amico o anche un amico dell’amico dell’amico. Dunque all’epoca scoprire che la Gran Bretagna è suddivisa in tanti quadrettini ciascuno corrispondente ad una mappa della Ordnance Survey e che tu con una bussola in tasca potevi avventurarti in tutta indipendenza mi parve un autentico paradiso.
Fermo restando che in Basilicata è ancora peccato mortale usare una segnaletica che abbia senso alcuno sulla maggior parte dei sentieri, inclusi chiaramente i Parchi Nazionali (eccezion fatta per il Parco Regionale di Gallipoli Cognato, grande applauso), la Gran Bretagna è rimasta esattamente dove l’ho lasciata.
Torniamo ad oggi, trovato finalmente il parcheggio prima, l’inizio del sentiero poi, abbiamo camminato lungo le sponde del Derwent Water. Un lago circondato da montagne con le pareti ricoperte da nuvole rosso porpora: l’erica in piena fioritura. Frodo al solito ha fatto un centinaio di bagni ed incontrato tantissimi cani a passeggio come noi tra boschi e lago. Lungo le sponde del lago Frodo ha lasciato una spuppa che Giovanni ha prontamente raccolto nella bustina (io l’avrei lasciata lì ben nascosta tra le felci) e l’ha portata con sé ignorando che sarebbe diventata una fedele compagna di viaggio. Ci siamo spinti a sud fino all’Ashness Bridge, un antico ponticello in pietra.
Se fino ad ora qualche raggio di sole aveva fatto capolino, adesso che dobbiamo mangiare un panino, comincia a piovere fitto fitto. Ah l’Inghilterra! Da qui scegliamo di tornare a Keswick per via… aerea, cioè salendo sulla parete chiamata Walla Crag. Ci siamo arrampicati per una ripida costa verde di felci, e dopo un po’ malgrado l’acqua che scende giù senza posa, guadagniamo la vista sul lago con tutti i suoi isolotti e le sponde verdissime.
Poco più in alto ancora e si svelano catene di montagne azzurrine, le une dietro le altre in insospettata successione. Sono cime dalle forme aguzze ed insolite come fossero aspre Alpi, poi guardi sulla cartina e scopri che hanno altezze dai 600 agli 800 metri. Ma salgono verticali e brusche e l’inganno è perfetto. Ancora più su e ci ritroviamo tra l’erica in fiore. Sulle montagne brune queste macchie di porpora intenso colpiscono l’immaginazione. Peccato solo, penso, che le foto non faranno giustizia allo spettacolo, servirebbe un raggiolino di sole ad accenderne i colori. Sul punto più alto del Walla Crag lo sguardo spazia fino al Lago successivo il Bassenthwaite Lake più a nord.
Dopo aver gustato ogni angolo del paesaggio meraviglioso che abbiamo di fronte, un po’ a malincuore cominciamo la discesa per ritornare a Keswick. Solo a Keswick, 12 km dopo, Giovanni ha trovato il 1° cestino in cui mollare il ricordino di Frodo. Come ci ha spiegato l’ometto della National Trust, tutti i cestini sono stati rimossi da anni ad evitare che “civilizzino il paesaggio selvaggio”. La cosa meravigliosa è che pur essendo nel Parco Nazionale più visitato della gran Bretagna con 15 milioni di visitatori annui, pur essendo a metà agosto nel pienone della stagione turistica, non abbiamo trovato una singola carta per terra, né segni di spuppe dei tanti cani visti in giro, non in città dico proprio lungo i sentieri del parco in aperta campagna. Gli inglesi sono capaci di queste eccellenze.
A Keswick è ormai tardi ed i negozi sono chiusi, ma il paesello è davvero delizioso. Festeggiamo con l’ennesima fetta di Carrot Cake. Per il ritorno scegliamo la strada interna che passa da Grassmere dove c’è la casa del “noioso” Willliam Wordsworth che passeggiava qui con l’amata sorella, e quell’animaccia di Samuel Coleridge (che ci ha lasciato invece La Ballata del Vecchio Marinaio che adoro). Due personaggi più contrastanti non riesco ad immaginare, infatti poi hanno finito col litigare.
La strada si snoda fra verdi forme a panettone che pare si siano alzate ieri dalla terra, una incredibile successione di laghi e laghetti circondati dai boschi, stradine strette, macchie di erica, e montagne dai profili severi. Un paradiso e due giorni qui sono davvero pochi. Ma torniamo a casa con gli occhi pieni di meraviglie.
Aaaah ah ah la foto di Giovanni che abbraccia il cestino della spazzatura!!! AH AH Ci voleva proprio questo articolo dopo una giornata a stressarmi a scuola! Ora dovrei andare a yoga e non ne ho nessuna voglia di uscire di nuovo da casa (sono appena arrivata, mannaggia): non è che avete altri vostri tre o quatro articoli con cui sollazzarmi, e così trovare la scusa per non andare in palestra? Ma perché è così difficile fare il passo di prendere la borsa e uscire di casa a quest’ora, quando invece metterei già su il pigiamino rosa e andrei a letto col laptop?
Comunque complimenti, bellissimo posto e bellissimo post 🙂
Capisco bene la sana pigrizia invernale, in questi giorni andare in profumeria al pomeriggio (da noi si apre alle 17,00) mi sta prendendo a male… Casa, camino, libro, PC, tè o tisana e sarei a posto così… 🙂
Non penserai mica che ieri sia poi andata in palestra? 😀
Non c’è ninete da fare: io la sera crollo. Posso solo dedicarmi al fitness di mattina o nel primo pomeriggio.
Ecco hai l’approvazione di Giovannipersonaltrainer: attività aerobiche sono per la mattina, quelle di relax al pomeriggio/sera 🙂
Giovannipersonaltrainer mi piace! 😀 Condivido: infatti la mia lezione di yoga principale la faccio il sabato mattina. Non andassi a scuola farei palestra la mattina, come ai tempi dell’università.
PS. Aprite alle 17? Come mai così tardi? Ma poi a che ora chiudete?
I privilegi della vita universitaria, peccato che all’epoca non lo sapevamo! A Potenza siamo speciali, clima da NordEuropa, orari (ma solo quelli) spagnoli: chiudiamo alle 20,30 (io se tutto va bene chiudo alle 21,00 e alle 21,30 sono a casa più spesso tra le 21,30 e le 22,00… D’inverno però ho il vantaggio di essere libera dall 13,30 fino alle 17,00.. dunque ore di luce!
Ma che stanchezza tornare a casa alle 22!! Sarà che io sono una allodola e vado a letto presto…
Volevo solo informarvi in tempo reale che ormai siamo uniti nel cuore e nella mente: sono arrivata da scuola alle 13 sfinita, mi sono addormentata, ho fatto niente fino adesso, poi ho guardato l’ora e ho detto “Ma no, non si può andare in palestra alle 5, l’ha detto anche Giovanni!”. Ecco: è entrato nel mio prontuario di scuse.
Giovanni mi citerà per danni. Perché lui in qualche modo, che io proprio non conosco, riesce ad allenarsi sempre, in pratica ogni santo giorno tranne la domenica. Quindi direbbe allenamento aerobico alla sera no, ma ginnastica dolce, o pesetti leggeri, mobilità articolare, stretching, come si mangia così ci si deve muovere ogni giorno, il nostro corpo è fatto così. AUGH!
#Giovanniunuomounmito.
AUGH.
Che meraviglia questi luoghi *-* Quanto spazio verde 🙂 e poi li raccontate sempre così bene e con tante foto 🙂 bravi, bravi, bravi 🙂
E grazie 🙂
Quando vi leggo mi viene voglia di partire ed esplorare…siete mitici! Frodo è sempre uno spettacolo…questa volta Giovanni ha provato a fargli concorrenza con la foto “romanticissima” di lui abbracciato al bidone…ma ve lo siete portato a casa? 🙂
Ecco volevamo portarcelo dietro come souvenir, però…. era pieno e abbiamo desistito 😉
L’Inghilterra? LOL Nel 2014 siete capitati probabilmente negli unici due giorni che pioveva, ha fatto sempre bello d’estate.
Se invece capitavate quest’anno, due o tre giacche a vento vi ci volevano proprio!! Massima temperatura a luglio, di giorno, 15 gradi.. e non vivo a Keswick ma sulla costa 😀
Gli inglesi non sono più puliti… sono i 500 volontari della Lake District Association che si danno parecchio da fare per tenere i percorsi puliti, a bada le erbacce e i rododendri… Lo so per sicurezza perchè sono parte anche io dell’associazione… I parcheggi nelle zone centrali, in Cumbria, sono tutti col limite 2/3/4 ore per permettere il turn-over di auto. In compenso in tanti posti si parcheggia ‘aggratis’ per la giornata (certo non in zone turistiche come Windermere, Kewswick, Grasmere, Ambleside, etc.).
Eh sì confermo la storia delle mappe! Secondo me volevano vendere tutta la roba dell’Ordnance Survey LOL
Stavolta devo dissentire a più riprese: abbiamo speso 30 giorni su suolo UK e tranne i 3 giorni a Canterbury e poi alla fine nel Devon, pioggia e freddo non ci hanno dato tregua. Ma nemmeno mai a Glasgow avevo visto delle estati così! Riconosco però che avevamo base nelle Yorkshire Dales ed a scendere in Cumbria (poco più di un’ora d’auto) il termometro saliva sensibilmente 🙂
Dissento anche sulla pulizia dei luoghi. Da noi ci sono non semplici “volontari” ma LSU (che sta circa per mangiapane a tradimento), i numeri poi sono ridicoli qualche milione di visitatori per il Lake District, contro qualche migliaio da noi eppure da noi è sporchissimo. è vero esiste pur sempre una strana legge umana, per cui più trovi un luogo sporco più sporchi, è vero i balordi ci sono ovunque, ma qui mi capita spesso di imbattermi in eleganti signore che puliscono la borsa per strada buttando il resto per terra… IN GB sono i balordi a sporcare, ma c’è un senso civico molto più forte. A fine escursione nonostante le centinaia e centinaia di persone passate sul sentiero, non c’erano carte a terra… né spuppe dei numerosi cani a passeggio. Per noi sarebbe un record. In UK il pubblico investe e coinvolge attivamente volontari e non, perché la questione “manutenzione” di verde, case storiche, centri storici è estremamente sentita… DA noi anche quando si fanno interventi di recupero di un immobile alla destinazione d’uso e questione della gestione si pensa dopo (a costo di dover rifar da capo anche lavori che si sarebbero potuti fare prima)… Insomma abbiamo molto molto tanto da imparare da UK, su questo fronte. AUGH e grazie d’esser passata di qui… ho visto la tua travel series… mmmm mi gusta 🙂
Io non vivo dentro il Lake District ma sulla costa, nemmeno una goccia di pioggia tra fine maggio e metà Luglio 2014…. Tanto che abbiamo dovuto cominciare ad annaffiare l’erba dei giardini perchè seccava… Ma i miei suoceri che stanno 50 miglia più all’interno in Cumbria forse sarebbero d’accordo con te (non so, non gliel’ho chiesto!). Quest’anno non ripariamo, abbiamo rimesso i piumini fuori dagli armadi! Nelle terre al centro fa sempre umido. Addirittura quando sono scesa a Durham mi sembrava di aver cambiato nazione…
Ah no, fosse così sarebbe troppo bello, solo con i balordi che sporcano… Purtroppo no. Diciamo che qui c’è tanta gente (comune) che se vede una cartaccia o una bottiglia che un altro idiota ha gettato la prende e la mette nel cestino. Senso civico c’è, ma non tanto nelle persone che sporcano ma in quelli che puliscono dietro. Poi sì, ci sono anche tante community associations che si danno da fare per tagliare l’erba, pulire vialetti, ecc. Il Cumbria County council è quello che ha tagliato di più come council in tutta l’Inghilterra (in Scozia non so, non ci vivo da 2 anni),diversi milioni di sterline…. Come servizi, rispetto a chi sta al sud, ne abbiamo molti meno.
Il confronto con l’Italia non lo faccio neppure, sarebbe come rivoluzionare l’intera società. Io sono in origine della provincia di Firenze e nonostante investimenti e altro la sporcizia che trovo quando visito la famiglia è assurda. Senso civico zero. Un mese una ragazza, guidando, ha sfasciato tre auto all’una di notte (compresa quella di mia mamma) ed è andata via…. Qui dove sono io, se ti battono lo sportello nella tua auto e ti fanno un buchino nella carrozzeria ti lasciano il bigliettino…. (Oddio, carrozzerie nemmeno ne ho viste, secondo me sono tutti falliti haha)