Grenoble è una cittadina vivace, tutta in pianura malgrado intorno, da qualsiasi parte si guardi, si alzino possenti montagne. Vi si respira allo stesso tempo “aria antica” per il suo centro storico medioevale, e modernissima per la presenza di università all’avanguardia e ricercatori (e studenti) da ogni parte del mondo. Il Centro storico tutto racchiuso tra le 3 piazze principali – Place de Lavalette, Place St Andrè e Place Grenette – ben si presta ad essere visitato a piedi. Ci abbiamo trascorso una lunga mattinata, ma per visitare anche uno dei tanti, originali musei e la passeggiata al Fort e della Bastille un pernottamento ci sta tutto. Se non avessimo la casa a 20km da Grenoble, l’avremmo scelta come base per visitare tutta la Val d’Isère.
1) Visita ai mercati cittadini
Il vantaggio di avere una casa è che c’è sempre qualcosa che manca in dispensa, dunque un’occhiata ai mercati locali si impone. Ci sono quello completamente all’aperto nella Piazza delle Erbe (Place aux Herbes), tutto lindo e pinto, tra signore e signori che fanno lo shopping direttamente dalla bicicletta. Poi c’è il Mercato Les Halles di Sainte Claire autentico mercato gourmand (che chiude alle 13,00 durante la settimana, ma è aperto anche il pomeriggio di venerdì e sabato) quello più prezioso, in una bella struttura liberty nell’omonima Piazza St Claire. Anche se soggiornate in albergo non uscirete a mani vuote. Garantito.
2) Camminare col naso per aria alla ricerca di strani animali, finestre speciali, abbaini molto parigini
Un gargoyle, un cagnolino in pietra, una facciata blue, finestre particolari, una studentessa che parla e piange col suo amore che la fa disperare. Insomma a Grenoble passeggiare è un piacere, in più a guardarsi intorno pare sempre ci sia una sorpresa ad aspettarti. Dunque fatevi condurre dall’istinto perdetevi in ogni vicolo e stradella e non mancate di guardare col naso per aria.
3) Infilarsi nei portoni
I particolari di una scala, un androne suggestivo, un cortile con le biciclette. Se nella parte vecchia della città vedete un portone aperto infilatelo con rispetto, ma senza scrupoli, ci sarà sempre una sorpresa ad aspettarvi.
4) Scegliere una panchina come posto di osservazione nei Jardins de Ville
I giardini alle spalle della Chiesa di St André sono un piacere per rilassarsi un po’ dopo aver camminato. Superlindi, al fresco tra i platani, anche qui comodamente seduti su una panchina, occhi aperti ci sono sempre personaggi in giro da notare. Io sono rimasta incantata da questa coppia che si è portata una radio e ballava sotto il patio. I due ballerini, incuranti di noi passanti curiosi, si scambiavano sguardi intensi e sorrisi, sprigionavano felicità ad ogni passo di danza.
5) Prendere un caffè da La Table Ronde in Place Saint-André
Place Saint André è un luogo in cui sostare: la facciata blue del Palazzo del Parlamento, i palazzi con abbaini e tetti in ardesia che ti fanno sentire un po’ a Parigi, la statua di Bayard, cavaliere senza macchia e senza paura. C’è un’atmosfera speciale, e per fortuna ci sono anche bar con tanti tavolini per prendere un caffè e godersi il tutto. Vi consigliamo il Caffé Table Ronde aperto nel lontanissimo 1739, qui Stendhal (nato a Grenoble) – come una valanga di personaggi illustri – veniva a sedere e discorrere. Anche se vi sedete fuori non mancate di dare un’occhiata agli interni tra il liberty ed il retrò. Infine se ordinate un caffè, prendete quello lungo, per godervi l’atmosfera senza fretta di andare…
6) Perdersi nei vicoli del centro medioevale
Stradine strette strette e lastricate, ogni tanto un portone particolare, e magari una targa su un muro a ricordarvi che Rousseau o Stendhal hanno vissuto proprio lì. Da non perdere la Rue Chenoise, la Rue Brocherie e la Rue JJ Rousseau.
7) Visitare la storica libreria Arthaud
Mentre noi guardavamo increduli gli interni di questa meravigliosa libreria, una signora ha notato le nostre mascelle che toccavano terra e ci ha detto che persino una libreria storica come questa ha rischiato di chiudere. Un monito per tutti a usare proprio nei casi limite i giganti online e le librerie della Grande Distribuzione. Date sempre precedenza agli indipendenti, alle librerie storiche, se vogliamo salvaguardarle. Attendere un qualche giorno in più per un libro non ci cambierà la vita.
8) Prendere la teleferica e/o fare due passi lungo il fiume
Se avete tempo non esitate a prendere la teleferica per salire al Forte a rimirare la città dall’alto. Poi ridiscendete a piedi, e finite con due passi sul lungofiume ad ammirare le facciate strette e in colori pastello delle case, e la facciata Tromp l’Oeil del Teatro.
9) Pranzare o cenare in uno dei bistrot tipici
Benché fosse metà agosto, e buona parte dei ristorantini più tipici fossero chiusi per un meritato riposo, avrete comunque l’imbarazzo della scelta. Noi siamo finiti da Mémé Paulette in Rue Saint Hugues – immediate vicinanze di Place de Notre Dame. Ambiente troppo particolare, suggestivi tavolini in ferro battuto, 3 galline che cantano la loro canzone, menu su lavagna che cambia ogni giorno a seconda della spesa fatta al mercato, staff gentilissimo, il tutto condito da tanta tanta fantasia. J’adore!
Non ci sono ancora andata ma dopo aver letto l’articolo e visto le vostre foto, ci andrei subito 😉
Buon anno ricco di viaggi!!!
Il problema è piuttosto trovare motivi per non viaggiare! Buon anno Lilly <3, e tanti, tantissimi viaggi <3
hahahahhaha come ti capisco 😉 io ho bruttissime intenzioni per questo 2016.
😀 😀 😀 curiosissima di seguirti!
È reciproco 😉