Premessa
Per avere una visione di Genova dall’alto ho idea che occorrerebbe arrampicarsi fino ad una serie di forti che abbiamo notato dal mare, si tratta dei Forti di Genova posti tutti in alto sulle montagne che abbracciano la Superba. Noi questa volta il tempo non ce lo abbiamo avuto per fare una cosa del genere, ma l’itinerario è già in calendario per un non meglio definito ritorno. Dunque quel che segue è una Genova vista quasi dall’alto…
Genova dall’alto della Sopralevata
La prima vista dall’Alto su Genova ce l’ha regalata la Sopraelevata (che abbiamo preso per sbaglio, in teoria dovevamo arrivare dritti dritti in albergo seguendo il lungo mare, NDR), e vi dico Genova è splendida vista da lassù, in primis perché è come se la sopralelevata non esistesse e poi perché puoi guardare le facciate delle case senza soluzione di continuità. E Genova non è diversa dai suoi borghi più belli perché anche qui sono facciata alte e strette e tutte colorate a tinte vivaci. Purtroppo la sopraelevata è nata senza prevedere neppure il più stretto dei passaggi pedonali. Mi chiedo se una volta l’anno non venga chiusa al traffico e si inviti invece la cittadinanza a riappropriarsi della propria città guardandola da lassù.
Genova dalla Villa Di Negro
Vi ho raccontato meraviglie del Porto Antico. L’unico cruccio è stato di Frodo, non un filo d’erba per espletare le sue funzioni, funzioni i cui esiti i solerti accompagnatori avrebbero fatto sparire senza lasciare traccia, per carità. Ma intanto un filo d’erba serve al nostro peloso per ispirarsi, se no non se ne parla nemmeno.
Sicché di buon mattino abbiamo fatto rotta verso il quadrato verde più vicino al Ponte Calvi dove eravamo alloggiati: Villetta di Negro. Per arrivarci ci si arrampica lungo i caruggi stretti e bui per uscire alla luce sulle splendide Via Cairoli e Via Garibaldi con i celebri Palazzi Patrimonio dell’Unesco. Ed è solo quando sei qui che cominci a farti una ragione di quel suo appellativo La Superba. Di nuovo effetto sorpresa.
Lasciamo questo autentico salotto a cielo aperto, salutiamo un faro al di sopra della galleria Nino Bixio e passando sotto un portale in pietra prendiamo la Salita delle Battistine con l’erba che cresce nel ciottolato ed infine siamo nel misterioso parco verde della Villetta Di Negro, tra cascate, grotticelle, il Museo d’arte orientale. E lo sguardo che spazia tra fila e fila di tetti e tegole fino alle gru del porto, alla Lanterna per poi trovare il mare e la linea dell’orizzonte.
Genova dall’alto del Ponte Monumentale
Poco più avanti, dalla Spianata dell’Acquasola e da Via Podestà, invece la vista dall’alto può vagabondare su case e terrazzi, è l’ideale per vedere come Genova affianchi capolavori a costruzioni moderne, giardini pensili e case dirute, case moderne e torri antiche. In realtà vi ho fatto salire fin quassù per la vista che dal Ponte Monumentale si apre su Via XX Settembre ed i suoi porticati (se possibile al mattino presto, quando c’è poca gente in giro ed i porticati sono sgombri). Credo sia uno dei pochi casi in cui senza dover salire sul campanile potete ammirare una chiesa dall’alto in tutta la sua architettura. Il Ponte infatti passa sopra la Chiesa di Santo Stefano, la prospettiva è strana, ancora di più quando credete di scendere sul primo piano della chiesa e vi trovate invece auto parcheggiate come fosse una qualsiasi piazzetta no ZTL… Sulla guida leggo che parte di Santo Stefano è stata tranciata via appunto per costruire, un piano più sotto, Via XX Settembre. I Genovesi hanno un debole per l’asfalto non mi stupirei se domani Piazza Ferrari fosse tagliata in due da un ramo nuovo della SopraElevata, aiutiamoli a non commettere follie, please!
Dal Terrazzo Mirador del Galata Museo del Mare
C’è un altro punto di osservazione privilegiato per guardare Genova dall’Alto, ve ne ho già accennato parlandovi di Genova vista dal Mare, mi riferisco al Museo Galata. Al quarto piano la Terrazza Mirador si apre sul porto di Genova, andateci al mattino presto o al pomeriggio tardi quando i raggi più bassi del sole accendono i colori delle facciate sul lungo mare ed il giallo è più dorato, l’ocra più calda, il color mattone più intenso. Se siete quasi ad ora di chiusura non ci troverete molta gente lassù, sciocchi non sanno cosa si perdono…
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Questo articolo fa parte del nostro On-the-road di casa in casa in un’Insolita Francia del Sud: