Tolve, strade e paesaggi della Basilicata.
Tolve, strade e paesaggi della Basilicata.

Viaggiare in Basilicata è uno spettacolo, ogni mese, ogni stagione, ogni strada offre una serie di panorami, colori e tortuosità diverse. Solo a chi soffre il mal d’auto conviene restare sulla superstrada, per tutti gli altri le stradine interne sono fin da subito l’inizio del viaggio tra boschi e campi lavorati, tra una varietà di paesi e paeselli ciascuno facilmente identificabile: Acerenza perché ha una caratteristica forma rotonda e spicca ovunque si guardi, Tolve perché tutta arrampicata su un cocuzzolo, basta poco e si diventa presto degli esperti.

Tolve, strade e paesaggi della Basilicata.
Tolve, strade e paesaggi della Basilicata.
Cancellara che emerge dalla foschia.
Cancellara che emerge dalla foschia.

Macchine non se ne vedono, la strada è per noi e ci godiamo lo spettacolo sostando di tanto in tanto tra i campi ancora arsi dall’estate.

Per pranzo, con panino al sacco, ci fermiamo a Genzano di Lucania. Mi disorienta come tutte le cittadine piatte, io che sono abituata a cercare il campanile sul cocuzzolo più alto, a volte sono spaesata in questa parte della Basilicata che si avvicina alla Puglia per morfologia e lingua.

Genzano di Lucania, Chiesa Maria SS delle Grazie
Genzano di Lucania, Chiesa Maria SS delle Grazie
Palazzo De Marinis, Genzano di Lucania
Palazzo De Marinis, Genzano di Lucania

Il Lago che non c’è

L’idea del panino era nata perché sulla carta geografica De Agostini è segnalato in buone dimensioni un Lago di Genzano, ma alla terza persona in paese che ci guarda come fossimo matti e scuote la testa di fronte al mio insistere e puntare caparbiamente alla mappa “Ma no, non esiste nessun lago”, ci arrendiamo. La Basilicata esiste anche perché è piena di laghi, chiese, castelli che non ci sono. A dire tutta la verità, più tardi guidando verso MonteSerico siamo passati nei pressi di un piccolo invaso d’acqua e di una diga, ma abbiamo tirato dritto facendo finta di niente, se per i Genzanesi il lago non c’è, non c’è neppure per noi e non sarà un qualsivoglia miraggio/specchio d’acqua a farci cambiare di nuovo idea.

La Fontana che c’è

Ma al momento siamo ancora in paese a cercare un posticino dove mangiare il nostro panino.

Un’indicazione ci incuriosisce la “Fontana Cavallina”. Ma che sarà mai? Passare dalle semplici strade e stradine del centro a questo terrazzo ad anfiteatro, dalle preziose linee neoclassiche come se ti trovassi in una aristocratica villa del Lazio ti lascia a dir poco allibito. Abbiamo perso un lago e trovato una fontana. Succede.

Fontana Cavallina, Genzano di Lucania
Fontana Cavallina, Genzano di Lucania

Non sono brava per niente a riportare storia e descrizioni dei nostri beni culturali. Scoprirò a casa che si tratta della 33esima fontana più bella d’Italia, e voglio fidarmi. Che fu costruita a fine ‘800. Che la statua sull’arco principale è una statua romana (I sec AC o DC, circa) di Cerere, dea dell’Abbondanza e dei raccolti, quanto mai di buon auspicio in una terra che vive di agricoltura da tempo immemore. Che si tratta di acqua sorgiva, che i cittadini venivano qui ad attingere facendo lunghe file, e lunghe litigate nei giorni peggiori, sani taglia e cuci nei giorni di buon umore.

Qualche cenno storico più degno lo trovate qui: http://www.archeopolis.it/Pubblica/genzano/storia/index.htm?cavallina.htm&1

Noi abbiamo appuntamento con la guida che ci porterà al Castello di  Monte Serico.

Genzano, Monte Serico - 037 Genzano, Monte Serico - 036 Genzano, Monte Serico - 033 Genzano, Monte Serico - 030

Il Castello di Monteserico – Genzano di Lucania Parte I

Quattro chiacchiere ed una tazza di... te!

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