1° tappa Parma dove approdai nel lontano 1990, ben 24 anni fa. Abitavo in via San Pier Damiani, poco lontana dalla Facoltà di Economia in Via Kennedy. Poi nel 1993 sono partita per quello che doveva essere un Erasmus di 10 mesi in Scozia e non sono mai più tornata. Fino ad oggi.
Papere, tartarughe e pic-nic nel Parco Ducale
Alle spalle dell’albergo c’è il “mio” Parco Ducale, un’oasi di fresco con i suoi ippocastani e tigli secolari. Meta di infiniti pic-nic in estate, qui si veniva a ripetere freneticamente gli appunti prima di un esame, o a scaricare l’adrenalina post-esame. Qui per chiacchierare, abbandonando le biciclette lungo il prato, o ne attraversavo a tutta birra il lato ovest parallelo a Viale Pasini perché in folle ritardo per una lezione, eppure non potevo rinunciare a dare una sbirciata in corsa al laghetto, un buon auspicio per tutta la giornata. In bici anche nelle uggiose giornate invernali quando di primo mattino il laghetto fumava e le papere dormivano con il becco sotto l’ala.

Nel laghetto sono arrivate le tartarughe, ce ne sono tantissime a far capolino tra le foglie. Mi pare sia sparito un po’ di asfalto rispetto ai miei tempi, c’è sempre invece l’area per cani ed i ragazzi che chiacchierano nel verde.
Una segreteria da non dimenticare
Sul lato sud del parco c’è Via Kennedy, con la Facoltà di Economia che ha lo stesso ingresso di quando l’ho lasciata, è decisamente moderno e bruttino, ma mi è caro così. Più bella la parte antica della segreteria in Via d’Azeglio dove ti accoglieva il Sig. Matera che pareva conoscere quasi tutti gli studenti per nome (al 1° anno eravamo in 5000 iscritti!). Era efficiente come una macchina tedesca, con la cordialità del sud. Sorrideva, ti prendeva in giro, ti risolveva il problema in una frazione di minuto, e allo stesso tempo smistava gli studenti, le carte, la posta, urlava ai suoi collaboratori e faceva fotocopie lui stesso che tutti gli altri li aveva impegnati in mill’altre cose. Il migliore benvenuto che uno studente potesse mai immaginare. Quando sarà andato in pensione avrà provveduto lui stesso a formare il suo sostituto, almeno voglio sperarlo, diversamente non sarà la stessa mitica indimenticabile segreteria.
Il Centro Storico e la ZTL nuova
Dal Ponte Verdi un’occhiata al torrente La Parma e poi di corsa verso piazza Pilotta adesso chiusa al traffico, non so come ma ne hanno fatto un parco verde dove c’erano ciottoli e asfalto. Tantissimi immigrati, dall’Africa e dall’India a godersi la frescura, l’area è tranquilla ed i giardini puliti. Il Teatro Regio, Piazza del Duomo, via Mazzini, Piazza Garibaldi, è bella Parma. Per me la strana sensazione di riuscirmi ad orientare tranquillamente in una città da cui manco da così tanto.
Mangiamo alla Trattoria Corrieri. Dove da studentessa non andavo mai tranne quando c’era mamma in visita e ne potevo approfittare, non che sia un ristorante caro, magari più ristoranti proponessero lo stesso rapporto prezzo/qualità, ma la vita di uno studente è grama per definizione. La cucina è sempre a vista, j’adore!. Frodo viene ammesso sulle fresche piastrelle, gli viene offerta una grande ciotola d’acqua e tante tante attenzioni (alle volte lo invidio). Dopo qualche minuto i tortelli fritti e fragranti ci sono serviti col prosciutto di Parma, un’abbinata perfetta. Non rinuncio neppure ai tortelli di zucca, che non saranno proprio una scelta di stagione ma chi può rinunciare al sapore dei ricordi?


La vera sorpresa arriva a fine serata. Ci muoviamo ancora per il centro: anche via Farini è stata chiusa al traffico come la maggior parte delle viuzze del centro, ma adesso è strapiena di tavolini di ristoranti, bar e bistro, tutti superaffollati. C’è anche una megalibreria (di questi concept store dove puoi comprare dall’olio di oliva ai libri di economia) ancora aperta, ancora piena di gente. I libri sono disposti per tema sicché guide di viaggio, storie e leggende di Puglia, romanzi di scrittori pugliesi e libri fotografici di architettura sono tutti assieme con qualche bottiglia di vino, olio e taralli. Il che avverrà da anni nelle vostre librerie, per me che sono una provinciale è una novità e mi piace assai.
I negozi a quest’ora sono chiusi, ma ce ne sono una valanga di più rispetto a quando sono partita io. Insomma non so come e cosa abbiano fatto, ma questa mi pare una ZTL che ha funzionato: il centro si è allargato e respira. Ed il polso è proprio nel numero e qualità dei negozi, bar e ristoranti. Ah gli emiliani!


Riattraversiamo il parco ducale per tornare in albergo sotto la luna, e sono grata a Parma di essere ancora più bella di quanto la ricordassi. Quando si torna in un luogo dopo così tanto hai sempre paura di trovare cambiamenti per il peggio. Non è necessariamente così, nonostante le difficoltà che Parma ha dovuto superare, nonostante la crisi galoppante. Grazie.
Tornare in un luogo in cui si ha vissuto per un breve o lungo periodo fa sempre bene al cuore 🙂
Parma sarà una delle nostre prossime mete, davvero interessante, i tuoi consigli sui luoghi da vedere e dove mangiare ci saranno utili.
Complimenti per l’articolo!
Oh my god! E come ci sei arrivata al Post n. 2 di questo blog? a rileggermi mi faccio allo stesso tempo tenerezza ed orrore: quante cose da rivedere. Ma la Trattoria Corrieri quella no è una garanzia. Per quei tortelli farei carte false anche adesso. Se ci passi fammi sapere 🙂