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Stamani ci siamo svegliati nella nostra casetta nel cuore della foresta e quando siamo scesi giù con Frodo c’era un raggio di sole sull’erba e nell’aria il profumo delle resine e dei pini. Dico pini perché non mi intendo molto di conifere, sono alberi altissimi (25mt?) di un verde intenso i tronchi diritti diritti tutti nascosti dalla fitta chioma che ha la caratteristica di pendere tutta verso il basso. Il salice piangente delle conifere per intenderci, con pigne dorate a cono allungato anch’esse che pendono verso il basso all’estremità dei rami.

Frodo sgroppa felice ed anch’io comincio a pensare che è un posticino di quelli dove tipicamente finiamo noi, un po’ lontano, un po’ in disparte,  e che mi conquistano dal profondo… Facciamo colazione col nostro caffè e croissant. Oggi sarà una giornata tranquilla, per scoprire i dintorni. Meta prevista Strbske Pleso, per fare due passi intorno al lago, visitare il Tourist Office prendere confidenza col sistema slovacco e la sentieristica.

Strbske Pleso - Slovacchia

Lungo il lago uno degli alberghi più belli della Slovacchia, il Grand Hotel Kempiski, in stile liberty e le vetrate dell’area relax (post-sauna) che si affacciano direttamente sulle acque del lago. C’è la bella Villa Marina, un B&B che prende il nome da un personaggio del romanzo di A.Sládkovič, famoso scrittore slovacco, ma anche dimora di una poetessa slovacca, Maša Haľamová, i cui versi cantavano spesso le meraviglie e la potenza dei Tatras. Il gotico e turrito Koliba Patria, un ristorantino tutto in legno, in stile tipicamente locale, dalle cui finestre lo sguardo si perde sul lago. Ma di tutto questo si vede ben poco, gli hotel li abbiamo scoperti ad uno ad uno passandoci davanti, perché tutto è avvolto dalla nebbia.

Strbske Pleso - Slovacchia Strbske Pleso - Slovacchia

In realtà appena arriviamo una pioggia torrenziale comincia a venire giù senza tregua. Dalla naturalezza con cui tutti si muovono capiamo che non ci resta che adeguarci, il nostro primo acquisto sono due poncho (Giovanni li chiama meno romanticamente “Zimarroni”) da indossare sopra zaino e giaccone. Così bardati cominciamo il semplicissimo giro del lago. Ve lo dico, non vi aspettate né sorprese né avventure né disavventure. Solo la meraviglia di muoversi tra una nebbia che va e viene, in un’atmosfera ovattata come solo camminando nella pioggia ci si può trovare, e quest’aria fatata di muschi di bosco di abeti misteriosi. Ogni tanto la nebbia si apre e si vede il lago ed alle sue spalle le cime imponenti ed aguzze dei Tatras. Tutto qui. Ma quel senso di meraviglia, di mistero, di fiaba che proprio non so condividere … li porterò con me.

E ringrazio questa giornata di pioggia che ha svuotato il perimetro del lago dei tanti turisti che abbiamo incontrato qualche giorno dopo, per riempirlo di mistero e suggestione.

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Tra i Tatras della Slovacchia, scoprire un misterioso Strbske Pleso tra la pioggia e la nebbia.
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Quattro chiacchiere ed una tazza di... te!

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