Per una decina di giorni abbiamo vissuto, grazie allo Scambio Casa, in una casetta nell’East End di Londra, facevamo la spesa nel Farmer Market, ci siamo fatti prendere allegramente in giro dal Sick con turbante arancione del battello per Greenwich, ci siamo sentiti foglie tra gli alberi nella Tree Tops Walk dei Kew Gardens, abbiamo fatto gli etologi nel Victoria ed Albert Museum studiando una… dolcissima coppia di connazionali, siamo andati a vedere The Mouse Trap come omaggio a Madame Agatha Christie, mi sono fatta ipnotizzare in una profumeria araba e non contenta ho continuato il mio tour delle profumerie di Londra, abbiamo cercato quasi invano di lasciare Londra perché è folle ma la città non finisce mai…. e potrei continuare e continuare.
Ci sono luoghi in cui ho soggiornato che mi restano dentro ed allora la lettura riesce a creare legami, a farmi sentire ancora parte di quel mondo che per una decina di giorni è stato un po’ anche mio…
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“101 Cose da fare a Londra almeno una volta nella vita” – Giacomo Besenghi
Se si vuole visitare una metropoli come ogni nuovo posticino, sarà bene cominciare con una buona guida. Chi mi segue sa, che preferisco le guide un po’ meno guide… ed un po’ più racconto. Tra queste le 101 edite dalla Newton Compton sono tra le mie preferite, non credo ce ne siano molte dedicate a destinazioni fuori dei confini Italiani, ma Londra, va da sé, è una tentazione per qualsiasi casa editoriale. Tanto più che Giacomo Besenghi, autore del libro, vive a Londra da più di 10 anni ed oramai è un autentico Londoner come altri 3 milioni di stranieri che hanno scelto di vivere e lavorare a Londra. Come tutte le guide 101 è un libro bello da leggere prima durante dopo di – o persino a prescindere da – una vacanza/soggiorno a Londra. Armatevi di una cartina per segnare i luoghi che più vi colpiscono, in questo ricchissimo ed inedito elenco fate la vostra selezione delle cose da non mancare e… buon viaggio!
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101 cose da fare a Londra almeno una volta nella vita
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Ve lo avevo preannunciato dopo aver letto I Segreti di Roma, che avrei passato a rassegna l’intera serie scritta da Augias. E questo titolo dedicato a Londra non poteva sfuggirmi, né poteva deludermi. La logica è la stessa: partire da alcuni personaggi (reali o fittizi) o al limite da alcuni luoghi chiave e lasciare che raccontando questi, si racconti anche un pezzetto della storia di Londra. Il libro apre con l’East End, la parte di Londra tutt’oggi ritenuta più autentica, più stratificata, in cui davvero si può leggere l’evolversi della storia della città. Poi i pretesti diventano tanti, la storia sanguinosa della Torre di Londra, i Beatles e gli anni ’60 della Swinging London, Sherlock Holmes cui Londra dedica un intero museo come si trattasse di un personaggio reale. La storia di Bloomsbury dove tra Russell e Gordon Square si svolge la vita dei grandi intellettuali londinesi, e tra questi l’iconoclasta Virginia Wolf e la sua cerchia di amici, come il movimento delle suffragette. Ed ancora è a Londra che comincia la storia dei grandi pirati inglesi a cominciare da Francis Drake. Per finire con la storia di Lady D che ci proietta nel mondo dell’aristocrazia inglese, delle sue etichetta e grandi incongruenze.
Un libro così preso dalle storie che narra, che non ha neppure bisogno di seguire un ordine cronologico. Londra vista in tante epoche e da tanti tantissimi punti di vista. Adorabile!
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Sono in molti a ritenere che la storia popolare dell’East End sia la vera storia di Londra. Mi ha sorpreso scoprire come anche i Reali abbiano attivamente preso parte alla sua rinascita, come sentissero la responsabilità di legare questa zona alla crescita del resto di Londra. Ma soprattutto ci sono le storie di gente semplice, dei lavoratori, degli immigrati, oltre l’emozione di riconoscere nelle tante foto alcuni scatti del quartiere che per 10 giorni è stata la nostra casa.
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Sherlock Holmes- Arthur Conan Doyle
Se Arthur Conan Doyle è nato in Scozia, Sherlock Holmes appartiene a Londra, di più alla mitica 221/b di Baker Street dove oggi è allestita la casa/museo di Sherlock Holmes resa con realismo tale da farvi scordare che si tratta di un personaggio di fantasia… o forse è esistito davvero? In ogni caso, è qui in Baker Street che cominciano le sue avventure, qui che vengono a trovarlo i personaggi che hanno bisogno del suo aiuto e consiglio, qui che vengono recapitate inquietanti missive, qui che vengono a riferirgli i monelli di Londra, quali migliori spie. Ed ancora è qui che Holmes si lanciava in lunghe suonate di violino per lasciare andare la sua mente dalla logica troppo ferrea…
Scegliete voi quale giallo leggere e gustate ogni dettaglio che rimandi alla Londra di quei tempi, nonché alla dimora del grande detective.
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Cominciamo con alcuni numeri: un appartamento dalla zona 3 alla 9 di Londra costa mediamente 500mila sterline (700mila euro), un monolocale in zona 1 o 2 costa la stessa cifra, sempre in zona 1 e 2 fittare non una camera, ma un letto in camera doppia (in un appartamento di 3-4 camere) costa intorno alle 400 sterline/mese, e l’abbonamento alla metropolitana – Oyster Card – costa ulteriori £ 130 sterline al mese sempre che siate in centro. 1 milione di euro il costo dell’educazione di 2 figli dall’asilo alle medie superiori, visto che le scuole pubbliche spesso sono spesso di qualità scadente e non è scontato entrarci.
Nonostante tutto questo Londra vanta 3 milioni di immigrati ed una comunità di italiani di 250mila persone. Il libro di Franceschini si compone di una serie di ritratti di Italiani che vivono a Londra, alcuni brevi alcune righe, altri molto più lunghi. Storie di chi ce l’ha fatta ad entrare nella vita dei veri Londoners, altre storie di chi invece sta ancora lottando per crearsi il suo posticino nella capitale britannica. Emergono senza dubbio i pro ed i contro per chi dovesse scegliere di fare di Londra la sua meta da expat, ma il grande pregio del libro credo sia nell’incontrare alcuni personaggi e storie davvero speciali e la dolce ed ironica descrizione di questo mondo di expats che comunque, anche al di là della Manica, continua a cercare i propri connazionali.
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“Trasferirsi a Londra: come preparare il trasferimento, lasciare l’Italia e costruirsi una nuova vita nel Regno Unito” – Gianluca Orlandi
Voi mi direte e che ci azzecca? Nel senso, che in questa rubrica ci si aspetta che io vi consigli dei titoli per viaggiatori. Che si tratti di un breve week-end, una settimana o magari (per i più fortunati) un mese. Ma si tratta pur sempre di libri per chi in un posticino ci va e poi ci torna. Quello di Gianluca Orlandi, lo dice il titolo, è invece un libro per chi resta.
Avete ragione, vi rispondo io, ma non del tutto. Quando visito una città, una nazione che proprio mi-piace-mi-piace, al rientro, 8 volte su 10, acquisterò un libro sul come trasferircisi. In parte a causa del mio carattere molto portato ad immaginare cose che poi non farò (in breve sono una perditempo). Ma anche perché non si conosce mai davvero un posto fin quando non si entra nei suoi ingranaggi, inclusa la macchina burocratica. Il solo pretendere di trasferirsi in un nuovo paese apre gli occhi alla realtà, al come funzionano le cose, vizi e virtù, grane e pregi.
E poi diciamolo, quanti possono dire di non avere, almeno una volta nella vita, sognato di mollare tutto per andare a vivere a Londra?
Il libro di Gianluca è stringato e va dritto al punto, è una guida a 360° sul cosa aspettarsi e come fare. Tra le recensioni qualcuno dice che è tutta roba che si trova su Internet. E certo! mica il povero si poteva inventare cose giusto per fare l’originale. Ma cercatevela tutta quella roba su internet e poi mi direte se non è tanto comodo trovarsela filtrata – da bufale – e ben organizzata, con il plus dell’esperienza diretta dell’autore.
I libri da leggere prima di andare a Londra
I Libri di Leggere i Film da vedere prima di un viaggio in Gran Bretagna:
Viaggio in Gran Bretagna? Quali libri leggere, quali film vedere?
Quello di Augias lo avevo letto un po’ di tempo fa e mi ha affascinato tantissimo. Gli altri non li conoscevo: grazie per averli segnalati!
Che bello tornare a Londra, credo non basti una vita a conoscerla tutta… aspetterò con curiosità i tuoi resoconti al rientro. Nel frattempo se hai segnalazioni dei tuoi libri preferiti su Londra, io sono tutta orecchi 🙂
Mi sono segnata il libro di Franceschini, l’avevo visto in libreria ma non mi ispirava molto, invece sembra interessante perché amo le storie degli expat 🙂 certo che vivere stabilmente a Londra costa davvero tantissimo, molto più di quanto immaginassi O_O
Molti sono aneddoti brevi ma che contribuiscono a costruirsi l’idea di cosa significhi una vita a Londra, e di quanti percorsi diversi siano possibili! Per le “economie” il libro di G. Orlandi è un utile manuale 🙂