Ieri sera/notte improvvisamente abbiamo deciso su suggerimento di Giovanni che era alquanto sciocco fermarsi a dormire a 5-6 ore da casa, meglio fare una sola tirata. Siamo arrivati alle 2.00 dopo aver percorso 1200km di strada per 12 ore di percorso netto, 15-16 ore contando le soste. Ed oggi, domenica, ci siamo svegliati nel letto di casa, sensazione strana ai limiti dell’inverosimile. Giovanni è uscito subito a fare un po’ di spesa, io mi occupo dello sgombero bagagli e sto già scaricando le foto sul Mac.
CASA. Per fortuna a parte la talpa che si è data alla pazza gioia durante la nostra assenza, non ci sono grandi disastri: la casa è nel suo consueto disordine, le piante sono da sistemare. Ma nessuna cagna in calore che scavalca il recinto per indurre in tentazione il povero Frodo. Nessuna tubatura scoppiata. Ci sono acqua, luce e gas, tutte e 3 assieme, una pacchia. Persino la caldaia si riaccende al primo tentativo. Mi pare di capire che non ci sono stati né incendi, né frane, né altri disastri naturali e non, insomma per Cerreta un paradiso.
Frodo comunque ha già il musolone: ma come oggi non prendiamo la metro e visitiamo un museo? Non un nuovo parco da inondare di pipì? Non cambiamo casa né percorriamo 800km in auto? Ha già capito che significa il rientro.
Io sono invece ancora nella fase euforica in cui mi carico di buoni propositi anche di più che a fine anno. Sarò una splendida padrona di casa, riordinerò tutto, la terrò lustra e pulita, faremo inviti 1-2 volte per settimana, il giardino farà impallidire i giardinieri di Kew Gardens, mi inventerò un blog milionario ma darò tutti i ricavi in beneficenza perché nel frattempo con 2-3 trovate geniali avrò risollevato le sorti della profumeria, assunto 5-6 persone, e lavorando sodo per una settimana l’anno farò soldi a palate da poter mantenere i pronipoti fino alla sesta generazione e soprattutto potrò viaggiare per le altre 51 settimane.
Gianni è tornato, si è fatto una doccia, ha pulito la cucina (io ho solo pensato di farlo) e adesso si gode la sua palestra.
Dimenticavo che io farò ogni giorno, ok una volta la settimana, il pane col lievito madre, e diventerò un’esperta di cucina Thai, Indiana ed altro.
C’est la rentrée!
Il bellissimo entusiasmo del rientro prende anche me e poi porto a termine circa un decimo dei miei buoni propositi!
Ho ormai l’ossessione di quella del giardino ma dopo due anni ancora è un disastro! E io ho anche competizione in loco, il vicino è un giardiniere eccellente, una rabbia…..
Sono un perfetto Pollice Nero; potrei traseferirmi dalle tue parti a mo’ di incoraggiamento! 😉
Ahah, ma quanti propositi! Il rientro carica tanto anche me ma tu mi batti senza colpo ferire 🙂
(buon ritorno a casa <3)
Ebbene si, sono una Maestra dei Buoni Propositi! Né mi faccioscalfire dalla discrepanza con la realtà ogni volta. I Buoni propositi, per me, sono un mezzo non un fine: AUGH!
I buoni propositi sono qualcosa a cui non rinuncerei per nulla al mondo!! Hanno la capacità di farmi sentire al top e nonostante ogni volta – almeno io – finisco per fare meno della metà delle cose che mi sono proposta, non smetto di credere che si…ce la posso fare, anzi, ce la farò!!! Poi finisco inevitabilmente per ammucchiare propositi per l’anno che verrà ma va bene anche così!
Buon rientro, anche se sono un po’ in ritardo!!
Metà delle cose per me sarebbe un traguardo importante! Mi commuove però ogni volta la mia capacità di crederci come fosse la prima volta, ed adoro (e forse sbaglio) questa capacità di rinascere ogni volta a dispetto dei tentativi andati a male!
Quanto ai ritardi, come vedi dalla risposta, non farti problemi mai con la sottoscritta. Ed infine siamo rientrati alla base questo lunedì dunque “perfect timing” 🙂