Abbiamo percorso in auto le strade dalla Basilicata fino alla Gran Bretagna, alla Germania del Nord, alla Spagna ed ai Paesi Baschi, siamo passati per tantissimi valichi e strade alpine in Svizzera come in Austria e Slovenia, ci siamo aggirati tra stradette sui canyon, o tra vigneti incredibili, eppure continuo a considerare quel nastro di asfalto che corre da Sapri a Maratea una delle strade panoramiche più belle d’Europa.
La Basilicata si affaccia sul Tirreno con una striscia di costa lunga soli 30 chilometri, ma sono 30 chilometri di batticuore continui tra paesaggi mozzafiato. Il mio tratto preferito è quello che corre fra Sapri ed Acquafredda. Pareti di roccia rosa completamente verticali crollano nel mare a centinaia di metri di sotto, qualche pino isolato si tiene in equilibrio in balia dei venti. Sopraffatti dalla vertigine gli occhi cercano rifugio nelle poche calette di sotto in un mare che prende tutte le sfumature dal verde al blue intenso.
Si parte da Sapri, lo sguardo si apre sul Golfo di Policastro contenuto dal Monte Bulgheria, la montagna azzurrina sullo sfondo che termina con Punta Infreschi, l’ultimo lembo di terra prima del mare aperto. Il porto di Sapri è così serafico che pare quasi di stare su un grande lago, tra barche nel blue, e casette nel verde.
Si comincia con due lunghi rettilinei, qualche pino dalla chioma rotonda, la Torre di Capobianco, la prima delle Torri Saracene che troviamo lungo il percorso. Poi d’improvviso si alzano verticali possenti mura di roccia. La strada d’incanto è sospesa sul mare tra calette e voli di gabbiano.
L’intero percorso è disseminato da tante aree di sosta, fermatevi a respirare l’aria tersa del primo mattino, a farvi sovrastare dalle montagne imponenti, o ancora a godervi un tramonto quando il sole si tuffa dietro Punta Infreschi o nel mare, tingendolo di purpureo rosa e viola di vino. È nell’ora del tramonto che le Torri Saracene tornano a vivere parlando di tempi lontani, di quando erano popolate di sentinelle ed il pronto allarme faceva la differenza tra la vita e la morte.
Blue e verde si alternano continuativamente come se un pittore avesse voluto provare ogni legge di contrasto tra i due colori. Persino le lucertole di Maratea si portano addosso l’azzurro del mare oltre al verde brillante delle pinete.
Quando poi uscite dalla galleria scavata nella roccia siete accolti dal respiro verde della pineta, che sempre si arrampica su quelle rocce a strapiombo, e nella macchia di verde spuntano i tetti rossi di Acquafredda, la prima delle 7 frazioni di Maratea.
Ci fate sognare amici! Sono posti meravigliosi a “due passi” da casa!!!
Magari vi convinceremo a venirci a trovare 😉
Ce l’ho ad un tiro di schioppo e non ci sono mai andato. Sic!
Occorre rimediare, magari evitando l’alta stagione 🙂