Siamo stati ad HillTop, a visitare la casa di Beatrix Potter nel Lake District. È il 1° giorno non dico soleggiato ma senza pioggia (quasi fino a sera) e con sprazzi di sole ad illuminare i tipici elementi della campagna inglese: i muretti a secco, le querce, le pecore, i pascoli verdi.
Visitare HillTop è stato commovente. (Purtroppo all’interno non si possono scattare foto sicché ricorro a materiale trovato in rete). La casa ha conservato tutta la sua intimità, è autentica come se Beatrix Potter fosse appena uscita a fare un giro per i campi. Il camino è acceso con un fuoco scoppiettante (col clima di qui non si sbaglia mai), il kettle pronto a bollire.
Tutta l’esposizione è curata come se questa casa fosse ancora vissuta. Girando tra le sue care cose, scopri che tanto talento nel disegnare era frutto si di una certa educazione (a tratti molto severa), ma anche di una voglia di conoscere, di scoprire la natura nei più piccoli dettagli. Disegnava non solo gli animali selvatici e della fattoria, ma ci sono interi erbari riprodotti con precisione, aveva persino un microscopio per poter guardare e poi riprodurre vari insetti a scala impressionante, una serie di conchiglie, funghi di ogni tipo. Ok non c’era la televisione, però che tenacia e quanto lavoro.
C’è anche il suo scrittorio, e su questo le lettere che scriveva ad amici spesso animate dai suoi coniglietti con pochi tratti a renderli così vivi che sembrano saltare su e giù tra le righe vergate a mano… Non erano soltanto personaggi letterari, i suoi animali vivevano con lei.
Ho comperato la solita guida della National Trust, e quanto più mi conquista sono le foto reali (di particolari della casa, orto e giardino) contrapposte alle scene apparse nelle storie della scrittrice.
Non sono una sua fan da sempre, conoscevo un paio di racconti spulciati a Glasgow in libreria, e poi ho visto il film “Miss Potter” e sono rimasta incantata dal personaggio e dal suo amore per questi luoghi.
Adoro chi riesce a guardare i posti in cui vive, il proprio ambiente, il quotidiano in generale ed in qualche modo trascenderlo per coglierne l’essenza stessa. Una cosa è essere qui oggi come turisti e vedere questi luoghi, le tenute, le fattorie e leggerle come paesaggio da fiaba. Un’altra cosa è viverci, di più, lavorare col freddo, con la pioggia, e riuscire comunque a non perdere mai quel senso di meraviglia e scoperta.
Quello di Beatrix Potter per il Lake District non fu solo un amore artistico. Veniva qui per le vacanze estive da bambina e sognava un giorno di poter acquistare una fattoria. Il sogno divenne realtà quando i suoi racconti furono pubblicati e riscossero un tale successo da garantirle una certa indipendenza economica.
Dovette ad ogni modo lottare contro i severi genitori che non approvarono le sue scelte di vita, dal suo acquisto di terreni al voler passare, donna sola, tanto tempo in un’area selvaggia che andava bene tuttalpiù nei mesi estivi. Tantomeno la appoggiarono nelle sue lotte (ed impegno personale e finanziario) per preservare l’intera area.
Beatrix Potter fu un’ambientalista anzitempo. Acquistò proprietà, terreni e fattorie nella zona, per poterle sottrarre alla speculazione edilizia prima e cedere poi al National Trust. Allevò le pecore di razza Herdwick tipiche dell’area e ne diffuse la tradizione, piantumò alberi e frutteti prediligendo le essenze locali.
Nel mentre scoppiavano le 2 guerre mondiali, la National Trust le chiese, in attesa di essere in grado di gestire questi beni, che fosse lei a rendersene cura. Si occupò di riforestazione, della protezione e manutenzione di siepi e muretti a secco, si impegnò a salvaguardare il paesaggio tipico del Lake District.
Partecipava attivamente ai lavori di campagna, per questo scrisse relativamente poco: non ne aveva il tempo. Si dice anche che la sua salute ne avrebbe risentito poi dei duri lavori nei campi, ma lei si godette tutto fino in fondo.
Devo cercare una sua buona biografia, di quelle che ripeschino nella sua vita quotidiana, perché davvero mi ha intrigato e vorrei saperne di più dei suoi giorni qui… Se avete suggerimenti, prendo appunti con piacere.
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Pensieracci tra me e me: a rather unfair comparison!
In ogni caso quando penso alla letteratura inglese non posso mai fare a meno di fare paragoni con quella italiana. Mentre moriva Jane Austen (1775-1817), i cui libri sono scritti in un inglese immediato e fanno ancora sognare un pubblico di ogni età, da noi Alessandro Manzoni (1785-1873) scriveva i Promessi Sposi (1827)… Subito dopo in Gran Bretagna usciva Wuthering Heights (1847) di Emily Bronte, con le sue atmosfere gotiche e la sua storia d’amore dannata.
Avvicinandoci al ‘900 mentre De Amicis usciva col libro Cuore (1886), Beatrix Potter creava i suoi coniglietti attuali oggi come ieri (1902-1922), e la gran dama Agatha Christie, nemmeno quaranta anni dopo (1920), scriveva gialli, in cui una terribile vecchietta dichiarava “di aspettarsi sempre il peggio dalla natura umana”.
La letteratura inglese è immediata, contemporanea 200 anni dopo! Quella italiana un po’ noiosa, e tanto “letteraria”. Perché? Boh, mica me ne intendo di letteratura io. So solo che avrà letto 10 volte almeno Pride and Prejudice, e che dal liceo non mi sono mai più accostata a Manzoni.
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Grazie per avermi fatto conoscere Beatrix Potter!
Non commento sulla faccina carina e dolce di Frodo nell’ultima foto, invece, perché dopo la storia delle cagnette anziane, ora so chi ho davanti 😉 😀
Siiii a Frodo e le sue faccette non bisogna credere più 🙂
ciao mi chiamo melissa e amo beatrix potter devo dir che è molto bello il viaggio, vorrei sapere se c’è un itinerario da seguire, e come si fa, dove si trova la casa di beatrix e come si fa x arrivarci, e da dove si parte, io abito in svizzera tedesca mi piacerebbe visitare hill top farm, am non so come fare, prendere un aereo per dove?grazie mille la mia email è melissa@datazug.ch
Buongiorno Melissa,
se sei una fan di Beatrix Potter, ti conviene prevedere più di un giorno nel Parco Nazionale del Lake District per lunghe passeggiate ed escursioni. Queste ti caleranno nel contesto del suo mondo e di quanto più amava.
Trovi qui le indicazioni aggiornate per visitare HillTop: http://www.nationaltrust.org.uk/hill-top molti servizi sono stagionali dunque meglio chiedere. Noi abbiamo lasciato l’auto a Bowness per arrivare via ferry, poi dallo sbarco devi camminare un paio di chilometri tra sentieri e strade ben segnate ed è un opzione che ti consiglio vivamente perché vivi il paesaggio sia via terra che dall’acqua. Al rientro invece abbiamo usato il Mountain Goat, un van pullmann che ci ha riportati all’imbarco per raggiungere Bowness.
Da Londra sono frequenti i treni per la Regione del Lake District, o semplicemente noleggiare l’auto per essere più indipendente.
In che periodo conti di andare? Buon viaggio 🙂
ciao grazie per avermi risposto, noi viaggiamo con un bambino di 6 anni, vorrei primavera o estate, per non incontrare pioggia purtroppo io non so l’inglese, ma mio marito se la cavicchia, dunque devo prendere un’aereo per londra, e poi? un treno per dove? mi potresti dettagliatamete dire tutto grazie mille io vivo in svizzera tedesca ho provato ad andare in un’agezia di viaggi ,ma mi hanno fatto tutto complicato, visto che tu ci sei gia stata, mi diresti come? vorrei visitrare tutto quello che riguarda beatrix ancheil mondo di beatrix ecc…. grazie mille le mia email è melissa@datazug.ch grazie milleeee